Del presente e dell'avvenire d'Italia con addizioni

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dalla stamperia Ausonica, 1847 - Austria - 76 pages
 

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Popular passages

Page 53 - Mori , e gli si raccomandava nel moto proprio di « specialmente avere cura di determinare con precisione e chiarezza « le competenze in materia punitiva] del ministero di buon governo,
Page 35 - Consulto legale sul quesito se possa essere conveniente per i Luoghi Pii il livellare tutti gli stabili che posseggono. — Losanna, S. lìonamici e Comp., 1846. «che colesti livelli non s'addicono pifi ai nostri tempi, perché vi manca l'opportunità legale dei tempi romani, la feudale del medio evo e 1' aristocratica dell'età passata.
Page 25 - 1 sospiro de la patria udio! Pregò nel pianto: e nova età felice Dal cielo ottenne a l'italo desio. Crescon le palme, sacre a libertate, Del sangue d'altri martiri bagnate.
Page 67 - Yen^ gono ad essere altamente interessati in questa inaspettata rivoluzione agraria, per la quale sembra ritornare al grano il primato negli alimenti delle moltitudini anche nel Settentrione, come lo è tuttavia nel Mezzodì. Il naturale approdo di questa incalcolabile massa di vettovaglie è in Trieste e Venezia ; la naturale via di trasporto è sul Po, sui canali lombardi e sul Lago Maggiore; il deposito di distribuzione è Sesto Colende.
Page 70 - ... adempito ed osservati li oblighi assunti con quello del 1816. Riportarono li incaricati tal risposta al Consiglio 1 Li articoli relativi alla convenzione del 1816 erano i seguenti: « Qualora per ispeciali circostanze e per vedute eminenti di Stato piacesse a SMIRA di sospendere la libera estrazione dei grani dalla Lombardia attualmente in corso, l'IB Governo di Milano accorda fin d...
Page 23 - Più non funesti i' aquila grifagna. Oltre i retici monti , a le paterne Sedi ne gite , ove d' Ausonia il sole , È ver , non desta le fragranze eterne , Che a noi mandano i cedri e le viole , Dove clemente , è ver , men de le alterne Stagioni è il corso , dove le parole Non suonan come flauto , che sospira , O come accordi di notturna lira ; Ma dove pur le prime aure beate De la vita mortai voi respiraste , E a l...
Page 22 - Roma ( odi risonar per tutto ) Roma Ogni nostra contesa ha vinta e doma. O fido antro di Numa , o sacra sponda Del Tebro , o rocca del Tarpeo , salvete ! Un'iride di gloria vi circonda, Sì che di eterna gioventù ridete. In te grazia dal Ciel -piove ed abbonda , Augusta Roma ; a le volan le liete Nostre speranze , e 'I fato de la terra Entro al materno tuo grembo si serra.
Page 23 - Che fan le audaci peregrine spade? Veneti e Insubri, voi struggervi in pianti Soli dovreste, nè ottener pietade! Fia la croata ed ungara canzone Mista ai bei suoni del natio sermone! Oltre i retici monti in fuga volte Sien le tedesche insegne abbominate. O nepoti del...
Page 22 - Ogni città d'Italia a l'altre o suora. Dal superbo Cenisio infino al lido Che là ne la sicana onda dichina, Da tutte parti odi levarsi un grido: «Che sol si onori una città regina,» Quella che già d'ogni valor fu nido Infino a la barbarica ruina.
Page 22 - Perchè, contro i tiranni unica aita, Implorasse oltre i termini del mondo (I cor se non le mani alzando al cielo) La santissima legge del Vangelo. Siccome per procella ogni più impura Qualità cessa...

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