Gabriele Rossetti; a Versified Autobiography

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E. P. Dutton, 1902 - 199 pages
 

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Popular passages

Page 169 - Che un monarca t' innalza l' altar ! Tu sul Tebro fumante di sangue Passeggiavi qual nembo fremente, Ma serena qual alba ridente Sul Sebeto t' assidi a regnar. Una larva col santo tuo nome Qui sen venne con alta promessa : Noi, credendo che fossi tu stessa, Adorammo la larva di te : Ma, nel mentre fra gl' inni usurpati Sfavillava di luce fallace, Ella sparve qual sogno fugace, Le catene lasciandoci al piè.
Page 167 - P ombra de, lauri mietuti : Ma coi pugni sui brandi temuti Stiamo in guardia del patrio terren. Nella pace prepara la guerra Chi da saggio previene lo stolto : Ci sorrida la pace sul volto, Ma ci frema la guerra nel sen. Che guardate, gelosi stranieri ? Non uscite dai vostri burroni, Che la stirpe dei prischi leoni Più nel sonno languente non è ! Adorate le vostre catene (Chi v...
Page 166 - Ei ch'ad ambo cotanto somiglia, Oggi estese la propria famiglia, E non servi ma figli bramò. Volontario distese la mano Sul volume de' patti segnati ; E il volume de' patti giurati Della patria sull
Page 166 - Dalla reggia passando al tugurio non più finta la gioia festeggia ; dal tugurio tornando alla reggia quella gioia si rende maggior. Genitrici de' forti campioni convocati dal sacro stendardo, che cercate col pavido sguardo ? Non temete ; chè tutti son qui.
Page 134 - The number of walls is six, for the chapel has been divided in two — (magazines of wine, oil, bread, etc., for the prisoners). The precise date of the painting is not known. The poet looks about 28 — very handsome — un Apollo colle fattezze di Dante. The expression and character are worthy of the subject, and much beyond what I expected from Giotto. Raphael might own it with honour. Add to which it is not the mask of a corpse of 56 — a ruin — but a fine, noble image of the Hero of Campaldino,...
Page 166 - Chi s' avanza fra cento coorti ? Ecco il forte che riede tra i forti, che la patria congiunse col Re ! Oh qual pompa ! Le armate falangi sembran fiumi che inondin le strade : ma su tante migliaia di spade una macchia di sangue non v
Page 169 - E restaron co' brandi ne' pugni Sopra mucchi di corpi svenati, E que' pugni, quantunque gelati, Rassembravan disposti a ferir. Quello sdegno passava nel figlio Cui fu culla lo scudo del padre. Ed al figlio diceva la madre : ' Quest
Page 167 - Il segreto dell' alma pudica Le si affaccia sul volto rosato, Ed il premio finora negato La bellezza prepara al valor. Cittadini, posiamo sicuri Sotto l' ombra de' lauri mietuti : Ma coi pugni sui brandi temuti Stiamo in guardia del patrio terren. Nella pace prepara la guerra Chi da saggio previene lo stolto : Ci sorrida la pace sul volto, Ma ci frema la guerra nel sen.
Page 173 - Surse qui la face aurata sull'Europa ottenebrata, e l'Europa a quel fulgor si scotea dal suo torpor. Cento doti, Italia bella, lieta stella - a te largì ; ahi, t'invola - quella sola che ti fea regina un dì!
Page 172 - Ah crudel, se a questa terra far volevi eterna guerra, perché darle poi, crudel, questo suolo e questo ciel? Qui le vergini di Giove tutte e nove - aprirò il voi, qui sfavilla - la scintilla che Prometeo tolse al sol.

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