I bambini osservano muti le giostre dei grandiIl piccolo Remì ha dieci anni. Ha una famiglia, va a scuola e ha una fidanzatina. Un'infanzia apparentemente normale, ma nella terra martoriata dalle guerre di camorra essere bambini pare impossibile. Suo nonno è il boss di una potente banda criminale, che tiene in mano le sorti della sua famiglia e di un indefinito quartiere fra Napoli e Caserta, lungo la Domiziana: la moglie e il figlio si uniscono alla schiera del popolo che lo teme e lo serve, soltanto la nuora, la madre di Remì, riesce a tenergli testa. Il bambino, sospeso fra questi modelli, si ritrova al centro di un mondo feroce, scandito da rigide regole d'onore, immerso in un implacabile meccanismo di colpe e punizioni dove è sempre più difficile distinguere ciò che è giusto e ciò che non lo è. Per difendere la mamma in pericolo il piccolo protagonista si trova a combattere una battaglia solitaria che lo porterà a mettere in discussione tutto quello in cui credeva, persino le sue radici. Marotta, grazie alla lieve e sincopata alternanza tra italiano e napoletano, tratteggia una storia estremamente reale, ironica e al contempo drammatica, lasciando filtrare il suo grido di denuncia dagli occhi puliti di un bambino. Un bambino che, da vittima a testa bassa, diverrà eroe consapevole, pronto a costruirsi il proprio destino. |
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