Il Conciliatore: giornalisti-eroi milanesi di cento anni fa

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Fratelli Treves, 1918 - Conciliatore (Milan, Italy) - 58 pages
 

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Page 8 - Per chi di stragi si macchiò il mio brando? Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia, combatterò, se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole?
Page 38 - L'Italia non sarà forse immemore un giorno dei pochi suoi cittadini che tentarono di conservare viva per 13 mesi la scintilla del patriottismo e della verità.
Page 25 - Essi dicono che la letteratura è la più inutile delle arti se non ha per iscopo di scaldare il cuore della nazione in cui viene coltivata, ispirando un vivo entusiasmo non già per la sola musica di un bel verseggiare o periodare, ma ben più per le idee generose, pei sentimenti elevati, per tutte le virtù che possono nobilitare un popolo agli occhi del mondo e di se medesimo.
Page 55 - Sì, quel Dio che nell'onda vermiglia Chiuse il rio che inseguiva Israele, Quel che in pugno alla maschia Giaele Pose il maglio, ed il colpo guidò; Quel che è Padre di tutte le genti. Che non disse al Germano giammai: Va, raccogli ove arato non hai; Spiega l'ugne, l'Italia ti do.
Page 40 - Confalonieri e Porro come nobili erano senza contatto con certi ultraliberali. Si sono avvicinati, e ogni disarmonia è sparita. Romagnosi teneva ad un crocchio di gente che guardava in cagnesco il crocchio di Rasori. Si sono avvicinati e ogni disarmonia è sparita. Berchet, Decristoforis, Ermes Visconti, Torti formavano un'altra brigata che guardava in cagnesco Borsieri e me.
Page 8 - Amor d'Italia? A basso intento è velo Spesso: e tale oggimai s'è fatta Italia, Ch'io, non che dirmi suo campione, e inulto Lasciar per essa d'un mio figlio il sangue, I0 sdegnerei di dominarla ; ov'anche Sterminar potess'io tutti i suoi mille Vili signori, e la più vil sua plebe.
Page 25 - ... e della tolleranza letteraria. Il tempo però che dissipa tutti gli errori dimostrerà che i romantici italiani non furono poi tanto ridicoli allorché manifestarono il desiderio che la letteratura della loro patria influisse efficacemente al miglioramento morale della nazione; e se dureranno in Italia le denominazioni di classico e romantico, esse non accenneranno più due partiti discordi su questo punto, ma soltanto (come attualmente...
Page 14 - Il nostro giornale tanto meditato unirebbe la Società di Berchet e la nostra, ma le volontà non sono ancora sufficientemente concordi; a chi manca il tempo, a chi la fiducia nell'impresa, a chi la tolleranza per le opinioni dei soci, e tutto è sospeso.
Page 22 - Io poi, mio caro, sono d'un parere affatto contrario. La verità non viene a galla se non è agitata dalle discussioni. Il solo torpore è un immenso male sociale; bisogna scuoterlo in tutto. Amo più uno stravagante che disputi se vi sono cinque o sei Dei, che non il silenzio di certi savi, i quali mi lascino credere che ve son tre.
Page 19 - Manzoni compivano quietamente la missione d' insegnare i presenti, ritraendo, ciascuno alla sua guisa, passioni e caratteri, virtù e vizi, oppressioni e bisogni d'ogni tempo; — Berchet, vero italico Tirteo, creava per oggi, per le provincie più soggiogate, una poesia che da il mal del paese ai poveri esuli, e la febbre d'indipendenza a chi respira le aure della nostra bella e adorata Penisola.

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