Il corpo & il potere: Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini

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Troubador, Aug 30, 2004 - Fiction - 82 pages
La violenza del film Salr, o le 120 giornate di Sodoma (1975), di Pier Paolo Pasolini, allegorizza, radicalizza e mette sotto accusa la falsa coscienza del regime fascista, responsabile di avere creato un sistema di dogmi per la riduzione a "cosa" del corpo umano, della vita, della cultura e della societ tutta, essendo il suo strumento piy infido lo sviluppo di una tecnologia di potere, posta al servizio della barbarie. Tramite la resa espressionistica del dispotismo nazifascista, Salr non solo narra la corruzione di cui h capace la burocratizzazione del capitalismo industriale, nel momento in cui d vita a tropi e strutture di riedificazione della storia, ma ci sollecita a capire che ciascuno ha la sua parte di responsabilit nell'istituzione dei regimi dittatoriali antiumanistici, entro i cui perimetri dilagano il vizio, la perversione e le mostruosit che Sade rintracciava nella societ e in se stesso. Dinanzi alla proliferazione dei messaggi ideologici che passano attraverso un unico canale di comunicazione, quello della cultura consumistica e capitalistica, che induce la neoborghesia a ritenersi portavoce e incaricata dell'intera nazione, lo shock-value prodotto da Salr si fa strumento di coscienza politica e morale rivoluzionaria, fornendo, sia a livello storico, sia teorico, un senso ulteriore delle realt crudeli della cronaca, che esorbita l'organizzazione formale dell'opera, la sua semantica, il suo linguaggio, la sua struttura narrativa.

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