L'arte di Benvenuto Cellini: con nuovi documenti sull'oreficeria fiorentina del secolo XVI.

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Fratelli Alinari, 1901 - 75 pages
 

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Popular passages

Page 8 - ... e senza affettazione; con una dose di matto non mediocre, accompagnata da ferma fiducia d'essere molto savio, circospetto e prudente. Di questo bel carattere l'impetuoso Benvenuto si dipinge nella sua Vita senza pensarvi su più che tanto, persuasissimo sempre di dipingere un eroe. Eppure quella strana pittura di se stesso riesce piacevolissima a...
Page 8 - E il diletto che ne da, mi pare che sia un po' parente di quello che proviamo nel vedere certi belli ma disperati animali, armati d'unghioni e di tremende zanne, quando siamo in luogo di poterli vedere senza pericolo d'essere da essi tocchi ed offesi. E tanto più riesce quel suo libro piacevole a leggersi, quanto che, oltre a quella viva e naturai pittura di sé medesimo, egli ne da anche molte rare e curiosissime notizie de...
Page 8 - Benvenuto si dipinge nella sua Vita senza pensarvi su più che tanto, persuasissimo sempre di dipingere un eroe. Eppure quella strana pittura di se stesso riesce piacevolissima a...
Page 14 - Michelangelo: <Se questa opera fussi grande, o di marmo o di bronzo, condotta con questo bel disegno, la farebbe stupire il mondo, si che di questa grandezza io la veggo tanto bella, che io non credo mai che quegli orefici antichi facessero tanto bene».
Page 20 - ... di sapere il bel vivo mettere in opera, e saper cognoscere fra i bei vivi il più bello, e vederne assai,, e da tutti pigliare quelle più belle parti che si veggono in essi, e di quelle poi farne una bella composizione tutta ristretta in quell'opera che tu vuoi fare.
Page 22 - ... i Sansovino mostrò in essa una difficultà, non più usata, nel fare spiccato intorno un braccio in aria che tiene una tazza del medesimo marmo, traforata tra le dita tanto sottilmente, che se ne tien molto poco; oltre che per ogni verso è tanto ben disposta ed accordata quella attitudine, e tanto ben proporzionate e belle le gambe e le braccia attaccate a quel torso, che pare nel vederlo e toccarlo, molto più simile alla carne; intanto che quel nome che gli ha, da chi lo vede, se gli conviene,...
Page 25 - Subito che io senti' le parole di quello sciagurato, messi 60 un grido tanto smisurato, che si sarebbe sentito dal cielo del fuoco; et sollevatomi del letto presi li mia panni et mi cominciai a vestire; et le serve, e '1 mio ragazzo, et ognuno che mi si accostava per aiutarmi, a tutti io davo o...
Page 25 - A queste parole io mi volsi con tanto furore e resoluto al male che ei e tutti gli altri tutti a una voce dissono : « Su, comandate ; che tutti vi aiuteremo tanto quanto voi ci potrete comandare, in quanto si potrà resistere con la vita.
Page 25 - E mettendo di quelle legne di pino, le quali per quella untuosità della ragia che fa '1 pino, e per essere tanto ben fatta la mia fornacetta, ella lavorava tanto bene, che io fui necessitato a soccorrere ora da una parte ed ora da un'altra con tanta fatica, che la m'era insopportabile; e pure io mi sforzavo. E di più mi sopraggiunse eh' e' s' appiccò fuoco nella bottega, ed avevamo paura che '1 tetto non ci cadessi addosso : dall'altra parte di verso l'orto il cielo mi spigneva tant' acqua e vento,...
Page 57 - Ceserino5, il quale era gonfaloniere di Roma: a questo signore io li feci molte opere. Una infra le altre notabile : questa fu una medaglia grande d'oro da portare in un cappello; dentro isculpito in essa medaglia si era Leda col suo cigno*; e sadisfattosi assai delle mie fatiche, disse che voleva farla istimare per pagarmela il giusto prezzo.

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