L'avverbio "parte" e i commentatori di DanteTip. Miglio, 1880 - 56 pages |
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Common terms and phrases
adunque alcuni Allighieri andate forte andava andavam antichi Antonio Cesari Arlía arte Piacer avverbio Bartolini belle membra Benvenuto Biagioli Buonanni CARLO NEGRONI chè Comedia di Dante COMMENTATORI DI DANTE contemporaneità Corazzini Cristoforo Landino Crusca Deliciae dice divina Comedia dottrina E I COMMENTATORI editore edizione elli esempio facendo la risposta filologo fiorentino Francesco da Buti Gelli gía Giosuè Carducci Giuseppe Giusti Gregorio IX Guiniforto delli Bargigi Iacopo della Lana Imola Imolese Inferno di Dante intanto l'avverbio Lami Lanéo latino legge lettera di Gregorio lettera di Papa lettere lezione LIBRARIES lingua italiana Mai non t'appresentò manoscritto membra in ch Novara Olivieri ombre che Dio Ottimo participio sparte Petrarca Pietro Fanfani Pietro Giordani proemio publicando ricevute dinanzi Rinchiusa fui scala tanto scorte Scartazzini scritto sì generale siete ombre simultaneità solca lampo spiega stampa STEFANO GROSSO t'appresentò natura terra sparte terzina dantesca testo tolini varianti Vellutello Vocabolario vocabolo XXI del Purgatorio XXIX zione
Popular passages
Page 11 - di Stazio: e leggiamo: Come ! diss' egli (e parte andava forte) Se voi siete ombre, che Dio su non degni, Chi v' ha per la sua scala tanto scorte ? Così hanno, se non tutti i codici, certo i più autorevoli: e questa lezione propugnano i commentatori più dotti e più perspicaci: fra i quali mi valga aver nominato Antonio
Page 42 - elli (e parte andavam) forte : Se voi siete ombre che Dio su non degni, Chi v'ha per le sue scale tanto scorte? " sia migliore che il testo della volgata, lo potete senza veruno scrupolo adottare; avvegna che tra questo e quello non corra altra differenza, che dei due segni della parentesi, ai quali può chi voglia anche surrogare due virgole; onde
Page 27 - diede la terzina diversamente da tutti gli editori a me noti: e, se io sapessi che in un qualche codice sta di tal forma, io non mi rimarrei molto in forse di accettarla così: Com' è? diss' elli (e parte andavam) forte, Se voi siete ombre che Dio su non degni, Chi v
Page 8 - io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte. Invece il Fanfani vuole che si legga: Mai non t' appresentò natura ed arte Piacer, quanto le belle membra in eh' io Rinchiusa fui, e che son terra parte.
Page 19 - contemporaneità di azioni. Rileggiamo in prova que' versi; e si farà visibile e palpabile la ragione di non mutar sillaba nelle parole di Beatrice: Mai non t'appresentò natura od arte Piacer quanto le belle membra in eh' io Rinchiusa fui, e che son terra sparte,
Page 43 - quei versi. Senti, te li voglio dir io: Quali colombe dal disio chiamate Con 1' ali aperte e ferme al dolce nido Volan per 1' aere ; dal voler portate Colali uscir dalla schiera ov
Page 12 - quella lezione, sì considerata in se stessa, sì avuto riguardo alla sua antichità. Francesco di Bartolo da Buti, che spiegava nello Studio di Pisa la Comedia di Dante nel secolo stesso che la vide nascere, legge così: Come ! diss' elli, e perché andate forte, Se voi siete ombre che Dio su non degni? Chi v'ha per le sue scale tanto scorte? E così commenta:
Page 39 - seder a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna? Ed io ne rimarrò mortificato e confuso;
Page 19 - natura od arte Piacer quanto le belle membra in eh' io Rinchiusa fui, e che son terra sparte, ovvero: e sono in terra sparte. Io ragiono
Page 23 - Vedea Timbreo, vedea Pallade e Marte, Armati ancora intorno al Padre loro Mirar le membra de