Liturgia creativa. Considerazioni irrituali su alcune presunte applicazioni della riforma liturgica

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Edizioni Studio Domenicano, 2010 - Religion - 120 pages
Se siete persuasi che la riforma liturgica del Concilio Vaticano II sia sinonimo di improvvisazione, di paramenti in poliestere, di calici di latta, di canzonette da varietà e assenza del sacro; o se siete convinti che la riforma abbia liquidato latino e gregoriano e rivoltato l'assetto architettonico delle nostre chiese, allora questo libretto riserva non poche sorprese. Gli amanti della liturgia creativa troveranno questo testo irritante, irriverente, a tratti impertinente. I fautori della discontinuità e di un'improbabile tenzone fra il partito di Pio V e quello di Paolo VI si accorgeranno, con sconcerto, di militare tutti dalla stessa parte: basta leggere i documenti conciliari, basta osservare le norme liturgiche, basta essere fedeli ai principi della riforma, per scoprire che non c'è stata alcuna rivoluzione. Insomma, liturgia e fantasia non fanno rima sempre...
 

Contents

01 sommario pp0506 pdf
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02 Premessa pp0710 pdf
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03 1testo pp1118pdf
11
04 2testo pp1928pdf
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05 3testo pp2938pdf
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06 4testo pp3946pdf
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07 5testo pp4758pdf
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08 6testo pp5962pdf
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10 8testo pp6974pdf
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