Museo scientifico, letterario ed artistico, ovvero, Scelta raccolta di utili e svariate nozioni in fatto di scienze, lettere ed arti belleLuigi Cicconi, Pier Angelo Fiorentino 1846 |
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Abissinia adunque alcuni allora amico amore AMORE E GELOSIA antichi artisti assai avea aver bella buon C. A. VECCHJ Cabardi Carlo casa castello di Chillon cavaliero cavalli ch'ei chè chiesa CHIOZ Chiozzini cielo Cimabue città colla Contessa CORNELIO AGRIPPA cotesta cratere Cristoforo Colombo cuore dice dinanzi disegno dolore donna dugento erano eziandio famiglia fanciulla felice ferro figliuolo fiori FONTANA in Torino francese Francia furono Galluzzi Ghibellini giorno giovane gittato giuramento gran grida imperciocchè insetti Irlanda istoria lasciato letto Lisbona lungo male mano maraviglia mare marmo MAURIZIO COLONNA mente mezzo mondo montagnardi morte nome notte novella nuovo occhi padre paese papa parecchi Parigi parole passi pensiero permiss piccolo piedi popolo Portogallo possono poveri presso pria pubblica punto quivi sala Santa secolo sente sieno signore sino Spagna Stabilim tale terra trovato uomini uomo vaiuolo veduto verso vesti Vevey zione
Popular passages
Page 133 - Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli Al furor di fortuna, e guidi in porto Me peregrino errante, e fra gli scogli E fra l'onde agitato e quasi absorto, Queste mie carte in lieta fronte accogli, Che quasi in voto a te sacrate i
Page 138 - La qual opera veramente grandissima e ricca e benissimo condotta dovette, per mio giudizio, fare in quei tempi stupire il mondo, essendo massimamente stata la pittura tanto tempo in tanta cecità; ed a me, che l'anno 1563 la rividi, parve bellissima, pensando come in tante tenebre potesse veder Cimabue tanto lume.
Page 168 - Tirannide, questo ne avesse da succedere facilmente ; e certo ne succedeva se si fosse avuto fede l' uno ali' altro , e pensato che gli uomini da bene vogliono prima che tutte le altre cose il bene della Patria loro, , e non ricuoprono i loro appetiti con dire di far quello che fanno per non poter far meglio. Nondimeno io ho speranza , che un de...
Page 167 - Cesare erano in fiore, e ch'egli era in Italia e tornava vincitore d'Affrica, pareva il dare occasione a chi non voleva la libertà di volersi servire di questa paura, per coperta del suo mal animo; nel differire s'incorreva in pericoli infiniti., O...
Page 248 - I' umana specie sola gode del privilegio imparagonabile d' una perfettibilità indefinita , che gì' individui possono acquistare , trasmettere ad altri, e quindi alla specie intera , nelle successive generazioni. Tuttavia sarà sempre vero che meditando sulle azioni umane , non si può a meno di scorgere imperfezione , debolezza , vanità , e qualcosa di peggio , almeno da quel canto per cui I...
Page 168 - Bologna, ch'io scontrai, non mi credette, e cosi ebbi a perder tempo, e spingermi più innanzi per trovar chi mi credesse. Di poi me ne andai alla Mirandola per sollecitare se niente si facesse, e con qualche pericolo mi messi a passare per luoghi sospetti, tenendo sempre ferma speranza, che la cosa non...
Page 168 - ... io avessi in animo di farlo; ma il sangue , che mi usciva in quantità straordinaria da una mano, che mi era stata morsa , mi fece temere, che nelF andare attorno non si manifestasse quello, che bisognava tener segreto un pezzo, volendo far cosa buona: e così mi risolvetti d...
Page 168 - Mirandola per sollecitare se niente si facesse, e con qualche pericolo mi messi a passare per luoghi sospetti, tenendo sempre ferma speranza, che la cosa non potesse cascare se non in piedi; perché non mi pareva possibile, che, dopo tanti mali...
Page 152 - ... Bacchetta magica che all'improvviso Spalanca l'uscio del Paradiso, Che inciela gli ebeti, che i tristi india, Viva la cara Necrologia! E qui ringrazio quel letterato, Che, vivo ancora, m'ha immortalato, Giacchè, da quanto sembra, fra poco Andrà a finire questo bel giucco.
Page 167 - Tatto, ed a certi altri, male ; però giudicavo che con quelli ai quali ne paresse bene, non accadesse giustificarmi; con queir altri mi pareva tempo perduto: perché non gli movendo il fatto, non potevo pensare di far frutto con le parole. Ma sapendo io quanto bene voi mi volete, e quanto potete credere che io ne voglia a voi; in qualunque modo la cosa vi sia referta, mi è parso di farvi intendere l'animo mio, perché voi abbiate questo contento di sapere d...