Poesie ...: Tavole, Odi, Idylli, Terzine, Volume 5 |
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adorno Alemanni allor alma amabili amante amico amistade amor Anacreonte anima appoco arpa bella bellezza Berenice Berlin Bert bosco braccia brame cantando Bacco CANZONETTE Canzoni celeste ch'io cielo ciglio Clori colla crin cuore cupo d'aspre d'intorno d'ogni diletta dolce dolore Dori Ecco eroe eterno felice figlio fiori fugge furore Germania ghirlanda gioja giorno giubilo Gleim gloria gote guerrieri HAGEDORN immago immortale l'alma l'amor l'anima labbro lagrime Licoride lira lodi lodolette lunghe madre Mandan Marianna morte mugghia nembo Ninfe notte nubi nuotanti occhi ognor oh Dio oimè pastorella pensieri piacer piangi pianto picciol piè polvere Pomerania Primavera PRUSSIA quì Ramler riposo sangue seno sente sguardi soave sorriso sospiri Spargere sparse speme spirto splende Sprea STRALSUND sublime suon Svezia tenerezza teneri Teresa terra Tiglio Tirsi Tolomeo tomba trono tuono vede veggio virtù virtude Zefiro
Popular passages
Page 204 - Delle Patate, loro coltura , uso economico , e maniera di farne il pane ; del sacerdote Niccola Columella Onorati P. Prof. diAgri• coltura a Napoli , in 8.° — 1 9 Del medesimo Autore uscirono da questa Tipografia i Saggi d' economia campestre e domestica per i dodici mesi dell' anno , ad uso degli agricoltori , de' pastori e di altra gente industriosa.
Page 167 - Una felice unione di leggiadri ornamenti poetici con quanto può dettar di sublime una mente elevata alla contemplazione della Divinità, regna in quest'Inni, un esempio dei quali cercasi invano fra le nazioni moderne: se pur non è fra gl'Inglesi, alcuno de' quali, come Parnel, potrebbe aver somministrato al Signor Wieland un abbozzo di questa nobilissima maniera».
Page 50 - ... se stessa e incognita Sfavasi violetta al prato in sen ; Ma quanto era mai bella ! Quand'ecco sorridente pastorella Cantando ea lenti passi al prato vien. Oh viola foss'io! Il fossi solo...
Page 50 - Schiacciò la meschine! la ; la qual giojosa pur mentre languia, Disse : se vien se vien la morte a me, Mi viene almen da lei, muojo al suo pie9.
Page 126 - E la mia voce intuonerà co' suoi guerrieri il sublime canto delle battaglie al rimbombo de' timballi , e delle trombe, in mezzo al tumulto degli uomini , e de
Page 46 - Gleim da principio esalta il bel rossore delle donzelle quando favellano collo sposo alla presenza della madre ; indi soggiugne : Ma quando le lor ciglia Movonsi in liberiate, E lunge dalla madre Or danno, ed or ricevono Le amorosette occhiate, Certo che aliar di quelle Gote sono men belle La porpora e le rose.
Page 64 - O Daracna! Mio desiderio, mio canto, vieni Daracna; vieni, che il giorno fugge. Ah dove è ella? Dove il mio desiderio, il mio canto? perché tanto tarda? Negra è la mia amante al par dell'uva, che riluce tra i pampini di questa pergola carica del dolce mosto. Dolce è la sua bocca, come l'odor del fiore che corona la mia fronte. Io insensibile ad ogni patimento, io sto qui attendendo che la sabbia consumi le piante de...
Page 203 - Pollini (Ciro) Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo ; Verona 1816. in .8.
Page 89 - Vive il tuo re, cui per molto tempo scrisse morto la menzogna , volle morto la malizia, credè morto la scioccliezza ; il quale era già -più <f una volta confuso, preso, incatenato, estinto, ma lode a Dio
Page 35 - Mentre so» vivo, tutto m'imbalsamo Di pretto vino con un torrente , Per restar vivo più lungamente. „ Ella vede il contrapposto ricercato , ma j, non vero y poichè il restar morto qui si...