San Gennaro nella leggenda e nella vita

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Garabba, 1909 - 293 pages
 

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Page 212 - Popolo: vedeva questi con piacere l'omaggio prestato al suo Patrono celeste dal Commessario, e dal Generale Francese, ed avendo per certo, che il Santo avrebbe col ricusar il miracolo, giudicato per lui, tripudiava anticipatamente, e dalla presenza del Commessario, e del Generale traeva una gioja di più al suo futuro trionfo.
Page 154 - Foria: e la malvarosa, dalle frondi verdi profumate, dal piccioletto fiore roseo: ma sopratutto, dovunque, ancora le rose ei garofani, le magnifiche rose vellutate, quasi procaci, ei garofani così ricchi e grassi che facevano scoppiare l'involucro verde. Nelle piazze umide e scure dei quartieri bassi, da Santa Maria la Nova a piazzetta di Porto, da piazza San Giovanni Maggiore a piazza. Santi Apostoli, in tutti quei rioni fra popolari "> - SERAO.
Page 160 - Sangro e Saluzzo, antichissimi, erano adorni di broccati magnifici; e finanche il palazzo Sansevero che si nasconde nel vicoletto nero di Sansevero, con un supportico tetro, era tutto smagliante di antiche stoffe. I fiori freschi, nelle botteghe, sui balconcini delle povere case che si alternano, nella vecchia Napoli, coi palazzi magnatizii, sulle terrazzine sospese in aria, fra cielo e terra, i fiori portati dalle donne, dai bimbi, dai lavoratori umili, dagli operai, finanche dai pezzenti, i fiori...
Page 153 - Il dolce aprile aveva fatto sbocciare tutti i fiori dei giardini, degli orti, delle terrazze e dei balconi napoletani: dovunque vi era un po' di terra, riscaldata dal sole, irrorata dalle brine, era spuntato un fiore. Fiori semplici, fiori grezzi, fiori di popolo, tutta una flora umile, senza raffinatezze, senza squisitezze composite di tinte e di profumi: ma vivace, ma calda, ma sgorgante dalla terra, con violenza di vegetazione, ma folta di petali carnosi. Aprile aveva fatto sbocciare le grosse...
Page 155 - E chiunque aveva quattro soldi, tre soldi, un solo soldo, comperava quelle rose, in pianticelle per adornarne la terrazzina, il balcone, o le rose recise per metterle innanzi alla immagine della Madonna e dopo, quando appassivano, per isfogliarle nei cassettoni della biancheria. Il venditore di rose, venduta una parte della sua mercanzia, levava su la canestra, sul capo, e allontanandosi, riprendeva, alla lontana, il suo ritornello triste e voluttuoso, dove si decantava la beltà delle rose. E in...
Page 211 - Commessane e dal Generale Francese, ed avendo per certo che il Santo avrebbe, col ricusar il miracolo, giudicato per lui, tripudiava anticipatamente, e dalla presenza del Commessario e del Generale traeva una gioia di più al suo futuro trionfo. Ma dieci minuti non passano, e l'umor appar liquefatto dentro l'ampolla.
Page 212 - Gennaro? Dunque... Viva la REPUBBLICA! Le devote spettatrici riflettono, che questa è la prima volta, ch'è pur ad esse permesso di assistere al miracolo...
Page 159 - ... gente aveva, in quel calendimaggio, messa la gala dei suoi broccati, dei suoi damaschi, delle sue sete marezzate. Calendimaggio ! Il buio delle vie della vecchia Napoli, era tutto rallegrato da quella ricchezza popolana di fiori freschi odoranti, di cui qualche petalo sfogliato cadeva, sulle bigie pietre di lava vesuviana ; e poichè vi erano tanti fiori, dappertutto, pareva che vi fosse anche il sole; e il sole s...
Page 239 - Le genti morivano, le famiglie erano decimate crudelmente. Si deliberò allora di portare San Gennaro in processione dalla Solfatara all'anfiteatro. Durante il cammino San Gennaro era accompagnato da una folla che recava ceri, grossi come braccia. Appena messi in marcia, una macchia rotonda e giallastra apparve sul collo del Santo. A misura che si camminava, questa macchia ingrandiva e si gonfiava. A mezza strada essa era grossa come una nocciuola : all' anfiteatro aveva raggiunte le dimensioni di...
Page 2 - Cristo, in cui ancora non sia passato il freddo scetticismo che fa dileguare ogni ardore, in cui non sia passato, ancora, il gelido cinismo che tutto fa inaridire, non vi è una sola di queste riunioni di uomini, dal cuore ancora legato a tutte le più amorose tradizioni di pietà religiosa, che non abbia un santo per patrono.

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