Statuti della città di Roma, Volumes 1-2 |
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alia medietate alicuius aliquem aliquo altri apodixa appellationis assai banderesi Camerarius Camere Urbis Capitolium capitolo causa città codice comune consiglio contrafecerit curie capitolii dampnum debeat deest degli statuti dicta dicte camere dicti dicto dictum diffidatus diritto districtu documenti domini Conservatores eodem eorum erano facere fecerit fienda florenos auri fuerit furono heredibus infra intorno ipsorum Item statuimus Iudex Iudicem Iudicis iure legge libr librarum prov libras prov malleficiorum marescalci medesimo medietate Camere medietate parti nell'anno nichilominus notarii notarius nullus obstante officiales officialium officio officium omnibus ottoboniano parole pena penam pene penis persona popolo possit predicta predictis predictorum preteritis puniatur quale quali qualibet vice Quantum recipiat questo riforma riformatori romani salario scritto secolo secondo Senator teneatur Senatoris sine sive sollidos prov solvat stato statuimus et ordinamus statuto statutorum storia super supra tempi tempore testo Theiner Cod trivii Urbe Urbem vice qualibet VO'M
Popular passages
Page 262 - Cu« riam eius et reddere rationem inter illos quibus de iure et ex « forma statutorum Urbis commissa et consuetum in aliqua « parte Urbis nisi tantum dumtaxat a turre mercati supra « versus Capitolium et ab inde infra forum Capitolii et in toto « tempore et in toto ipso foro. Et qui contrafecerit incidat in...
Page cxix - Stato pontificio le leggi commerciali pubblicate con l'editto del 1° giugno 18:21 ; e che rimangano pure in osservanza gli statuti locali in quelle parti che contengono provvedimenti relativi alla coltura del territorio, al corso delle acque , ai pascoli, ai danni dati nei terreni e ad altri simili oggetti rurali.
Page xci - I secondi poi erano quei cittadini che nelle più solenni cireo stanze erano chiamati a rappresentare le tredici regioni di Roma per dar forza maggiore all'atto che si deliberava.
Page cviii - di Paolo II. del 1466. Chiudono il volume una serie di « Ordinationi Statuti et Reformationi facti sopra le doti Jocali overo aconci Nocce Rechiese et exequii facte per li infrascripti Tredici Citadini deputati per lo consiglio generale ad fare tutte le infrascripte ordinatione con avere poi el consento della sanctita DNS » Finisce cosi: Ommia premissa alia approbavit et confermavit et iussit inviolabiter observari sub penis in eis contentis ad satisfactionem civitatis hec petentis. i) Sono :...
Page 120 - Candarulis a sancto lohannc de mercato usque ad Capitolium et a domo Taglientorum versus s. Mariam de Aracoeli usque ad Capitolium et a carcere ss. Petri et Pauli versus fabam tostam et a sancto Sergio et Baccho versus Capitolium et a domo della Roccia versus planum et a domibus Russorum versus planum et a s. Nicolao de funariis versus planum et Capitolium ». Quantunque non mi sia stato possibile di scoprire l'esatta ubicazione di tutti i luoghi designati dallo statuto , purtuttavia da quelli noti...
Page 243 - Romanos in camera Urbis de legendo et continuando lectiones suas usque ad finem temporis secundum sue electionis ad penam xxv . librarum prov.
Page cviii - Hi ecc. e continua l' indice del primo e del terzo libro. Segue poi nel dritto del foglio il prologo che comincia (0)MN1S etas et omnis natura.... , e contiene i nomi dei riformatori, e finisce al verso della pagina seguente in cui si legge : Explicit Prologue.
Page lxxiv - Roma esercitata pienamente, cioè ense et toga (i), «nell'ordine politico era il rappresentante della maestà di Roma, ed a lui come a tale si prestava il giuramento di fedeltà e si indirizzavano le ambascerie che venivano in Roma » (2) ; in lui, senatore unico, il popolo Romano nel medio evo aveva concentrato tutta la sua nostalgia dell'antica potenza degli avi, quando i senatori di Roma dettavano leggi e governavano il mondo. (1) Nello stile...
Page lxxxix - Balestrieri fiorentini nel 1356, ai passi delrAppennino. contro le orde venturiere del conte di Lando, provenienti dal Napoletano. Roma, che era pure nei suoi dintorni attraversata da milizie mercenarie, nel 1358 sceglie tremila uomini, reclutati dai tredici rioni, e li suddivide in due schiere di 1500 uomini, armati gli uni di balestra e gli altri di scudo e spada. A capo di ciascuna schiera viene posto un capitano, che prende il nome di « banderese » per la bandiera (tedesco Banden), fregiata...
Page lxxiii - (edizione Camillo Re, p. 82). E Camillo Re, nei suoi commenti ai predetti statuti del comune di Roma, scrive: «Come suprema autorità amministrativa il senatore confermava gli statuti delle arti, tostochè era entrato in officio » (pag. LXXIV) ; ma aggiungerei che era anche obbligo di far confermare gli statuti delle Arti ad ogni semestre.