Storia della letteratura italiana dall' origine della lingua fino al secolo XIX, Volume 2Società tip. dei Classici italiani, 1824 - Italian literature |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcuni anco Annibal Caro antichi Ariosto arti assai avea avendo aver belle Bembo Bernardo Bernardo Davanzati Bernardo Tasso Berni cardinal Caro Castelvetro celebre chè Claudio Tolomei Clemente VII colla Coltivazione commedie corte Cosimo Crusca dice il Tiraboschi diede difetto dotti duca duca Alessandro ebbe eleganza Eneide Ercole età famiglia favella fece Ferrara figliuolo filosofia fiorentina Firenze Francesco Francesco Guicciardini furono Gerusalemme Gonzaga gran greca guerra Guicciardini imitatori ingegno intitolato intorno Italia italiana l'Ariosto lasciò latine Leone Leone X lettera lettere libri lingua lode Machiavelli MAFFEI maraviglia Mazzucchelli medesimo Medici mente morte mostrò narra novelle onore opere parlare Pastor fido patria Pier Vettori Pietro Aretino poema poesia poeta Poetica Pontefice poscia pregi principalmente principe prose pubblicò ragione rime scrisse scritte scrittori scrivere secolo sentenza siffatta sonetti stile Storia studi Tasso tore Torquato Torquato Tasso Trissino troppo Valvasone Varchi varj Vedi Venezia versi vizj volgare zione
Popular passages
Page 106 - Non è più tempo che io parli de la mia ostinata fortuna, « per non dire de 1' ingratitudine del mondo, la quale ha pur voluto «aver la vittoria di condurmi alla sepoltura mendico; quando io « pensava che quella gloria che, malgrado di chi non vuole, avrà « questo secolo da i miei scritti, non fosse per lasciarmi in alcun
Page 54 - Francia e Spagna; a me piace abitar la mia contrada. Visto ho Toscana, Lombardia, Romagna, quel monte che divide e quel che serra Italia, e un mare e l'altro che la bagna.
Page 106 - Che dirà il mio signor Antonio quando udirà la morte del suo Tasso? e, per mio avviso, non tarderà molto la novella...
Page 119 - ... farò comparazione ancora fra la mia Gerusalemme quasi terrena e questa che, s'io non m'inganno, è assai più simile all'idea della celeste Gerusalemme. Ed in questo paragone mi sarà conceduto, senza arroganza, il preporre i miei poemi maturi agli acerbi e le fatiche di questa età agli scherzi della più giovanile...
Page 66 - ... nome di color di chi fu il senno. Del suo gran parte vide il duca franco; ma molto più...
Page 52 - Piegossi a me da la beata sede; la mano e poi le gote ambe mi prese, e il santo bacio in amendue mi diede. 180 Di mezzo quella bolla anco cortese mi fu, de la quale ora il mio Bibiena espedito m'ha il resto alle mie spese. Indi col seno e con la falda piena di speme, ma di pioggia molle e brutto, 185 la notte andai sin al Montone a cena.
Page 160 - Un papato composto di rispetti, di considerazioni e di discorsi, di più, di poi, di ma, di se, di forsi, di pur, di assai parole senza effetti, di pensier, di consigli, di concetti, di conghietture magre per apporsi, d...
Page 284 - ... amici, ma poco suscettibile di tenera amicizia; lascivo anzi che casto; un poco traditore senza credersi tale; un poco invidioso e maligno; millantatore e vano, senza sospettarsi tale; senza...
Page 279 - Farmi ancora bene scritta , e puramente , e con belle avvertenze. Solo vi desidero che se ne lievino certi trasportamenti di parole, e certi verbi posti nel fine, talvolta per eleganza, che in questa lingua a me generano fastidio. In un...
Page 157 - Ella è padre di una nuova maniera di musica o piuttosto di un cantar senza canto, di un cantar recitativo, nobile e non popolare, che non tronca, non mangia, non toglie la vita alle parole, non l'affetto; anzi glielo accresce' raddoppiando in loro spirito e forza. È dunque invenzion sua questa bellissima maniera di canto , o forse ella è nuovo ritrovatore di quella forma antica perduta già tanto tempo fa nel vario costume d' infinite genti , e sepolta nell' antica caligine di tanti secoli.