Prose e poesie di Vincenzo Monti: novamente ordinate, accresciute di alcuni scritti inediti, e precedute da un discorso intorno alla vita ed alle opere dell'autore, dettato appositamente per questa edizione, Volume 3

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F. Le Monnier, 1847
 

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Page 146 - Che mal se ne potea, senza lavarli, Ravvisar le sembianze. Alfin trovati E conosciuti li ponean su i mesti Plaustri piangendo. Ma di Priamo il senno Non consentia del pianto a...
Page 69 - Che di mal fato perirai tu pure. L'alma figlia di Leda a questo dire Tremò, si chiuse nel suo bianco velo, E cheta cheta in via si pose , a tutte Le Troadi celata:, e precorreva A
Page 392 - Mense imbandisca. Agamennón frattanto Qua rechi i doni, onde ogni Acheo li vegga, E il tuo cor ne gioisca. Indi nel mezzo Del parlamento il re si levi , e giuri Che mai non giacque colla tua fanciulla ; E questo giuro il cor ti plachi. Ei poscia , Perché nulla si fraudi al tuo diritto , Di lauto desco nella propria tenda Ti presenti e t
Page 171 - Per la salute de' soggetti, il carco Delle leggi commise e dello scettro. Principalmente quindi a te conviensi Dir tua sentenza, ed ascoltar l'altrui, E la porre ad effetto, ove da pura Coscienza proceda, e il ben ne fVi'iUi: Che il buon consiglio, da qualunque ei vegna, Tuo lo farai coli
Page 8 - Franca non fia Costei, se lungi dalla patria, in Argo, Nella nostra magion pria non la sfiori Vecchiezza, all'opra delle spole intenta, E a parte assunta del regal mio letto.
Page 125 - A Pallade le palme; e preso il peplo. Su le ginocchia della Diva il pose La modesta Teano; indi di Giove Alla gran figlia orò con questi accenti : Veneranda Minerva, inclita Dea, Delle città custode, ah!
Page 35 - Questo ritorno riuscir ne debba. Ma di tue contumelie al sommo Atride So ben io lo perché : donato il vedi Di molti doni dagli Achivi eroi, Per ciò ti sbracci a maledirlo. Or io 335 Cosa dirotti che vedrai compiuta.
Page 63 - Menelao , ben lo ravviso , E ravviso con lui tutti del greco Campo i primi , e potrei di ciascheduno Dir anco il nome : ma li due non veggo Miei germani gemelli , incliti duci , Càstore di cavalli domatore, E il valoroso lottatOr Polluce.
Page 492 - In questo punto ei forse da' potenti vicini assediato non ha chi lo soccorra, e all'imminente periglio il tolga. Nondimeno, udendo che tu sei vivo, si conforta, e spera ad ogn'istante riveder tornato da Troia il figlio suo diletto.
Page 231 - Ma come lutto superaro il campo, Frettolosa e notturna a noi discese Dall'Olimpo Minerva ad avvisarne Di pigliar l'armi; e congregò le turbe Per la cittade, non già lente e schive, 960 Ma tutte accese del desio di guerra.

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