Istoria civile dei ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Volume 1

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Forni, 1858 - History - 1056 pages
 

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Popular passages

Page 380 - ... ligenze. Io invece raccolgo per scrivere, come si vede che scri« vo, e cito'; voto alla biblioteca di Piacenza la mia raccolta e « auguro ai nostri patrizi e ai nostri cleri a farsi liberali delle carte o loro a chiunque le voglia studiare.
Page 380 - Diede l'ul« timo colpo 1' ignoranza degli studi storici, onde non si intese o l'importante che di essa avevano quelle carte. Ottimamente « oprano que'governi che d'ogni ammasso di carte che sia a ven« dersi vuoi avere la visita ; esaminasi, se alla storia possano in « qualche modo valere, si proibiscono i contratti e li prende lo « Stato. In Toscana ciò soprattutto; ed è per ciò che la Toscana è « mare pescoso a tutti che di ogni parte vogliano scrivere; le bi« bliotecbe ricche d'ogni...
Page 378 - A cercare le quali misi ogni cura « fin da quando cominciai a meditare sulle storie, e specialmente « de' paesi nostri : il che fu cagione che io per ogni luogo , in cui « si conservano carte , frugassi con ansia ed amore infinito , sen« tendomi trafitto l'animo ogni volta che di carte antiche vedevo « fare laceramento; parendomi continuo, che ogni parola di esse « dovesse alcun punto di storia schiarire, e il loro laceramento « spegnerlo. Quindi sollecito, col pochissimo denaro mio e colle...
Page 380 - Ogni feudatario aveva sue leggi, sua imposta, « e quindi materiali da cui arguire le forze economiche dei pic» coli popoli ch'ei governava. Dagli archivi criminali la moralità « dei popoli; dai vescovili e da'capitolari la pietà e la religiosità « del clero e delle genti ; da quelli de'mercanti il grado delle in« dustrie ei progressi loro e la loro potenza; dai fogli di debito n pòrti ai padroni dagli artigiani, il valsente delle opere da para« gonare colla moneta, onde riconoscere poi...
Page 380 - Non doveva essere maraviglia che a me dun« que tante carte capitassero in mano, e non era bisogno che un » poco logico si pensasse che io le avessi potute cavare da luogo « a cui non ero mai stato, e calunniasse bruttamente le mie di
Page 380 - archivio la messe. Ogni feudatario aveva sue leggi, sua imposta, « e quindi materiali da cui arguire le forze economiche dei pic« coli popoli ch'ei governava. Dagli archivi criminali la moralità « dei popoli; dai vescovili e da'capitolari la pietà e la religiosità < del clero e...
Page 323 - ... come colui che leggeva continuamente Vegezio , ed altri Scrittori delle cose di guerra , sapea dissiparle con arte . Salimbene racconta , che invitava i più Nobili alla sua mensa , frammezzo alla quale fingeva l'arrivo di Corrieri con lettere promettitrici di sollecito soccorso , il cui tenor pubblicando rincorava il popolo a sofferenza . Frattanto i Ferraresi \ ci Mantovani giù per il Po mandarono gran quantità di frumento, spelta, melica, orzo, sale, ed altre vettovaglie , e fabbricaronsi...
Page 380 - ... gonare colla moneta , onde riconoscere poi il corrispettivo di es« sa. Insieme a quella supellettile varia sono memorie di fabbriche ae di ornamenti , che danno idea delle arti e dei mezzi per usarne « con agio e con decoro ; sono memorie di casi domestici che dan« no , come si direbbe, colore al secolo.
Page 325 - Modenese leggesi , che Vittoria Ad an. 1248. provvidenze cessò il rumore ', di cui novella non giunse al Campo nemico per la guardia incessante che si faceva. Tentò Federigo di sorprenderci alcune volte , ma indarno . Una mattina per tempo venuto tacitamente alla Porta dell'Olmo in Capo di Ponte, con lunghe catene armate di graffi di ferro provossi a distruggere le palizzate , ed eragli già riuscito di rovesciarne tre pertiche ; quando armate di archi e balestre salirono su detta Porta , e su...
Page 322 - Pavesi , il cui Podestà Parmigiano aver non doveva cuor sì feroce da resistere a scena tanto crudele. La desolazione .nella Città era grandissima, perché le insidie del nemico si facevan continue, usandosi ogn' arte per introdurvi spie , non oliante la gran vigilanza de'noftri.

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