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(1) — (Assisi) « Impedito gravi ragioni ufficio intervenire domani solenne inaugurazione lapide Ruggiero Bonghi cui gentilmente invitommi cotesto signor Sindaco, prego vossignoria rappresentar cerimonia questo collegio orfani insegnanti elementari, sorto generosa iniziativa illustre uomo ».

Rettore Sighele

(Lucera) « Impossibilitato presenziare solenne cerimonia, prego vossignoria rappresentare me, Giunta, cittadinanza tutta, ancora e sempre dolente immatura irreparabile perdita ».

Sindaco Paolucci

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(Agnone) Dolente non poter assistere persona inaugurazione lapide compianto Bonghi, perchè ricevo ora sua lettera, prego vossignoria rappresentarmi ».

Sindaco Sabelli

(Napoli) « Dolentissimo non poter intervenire solenne commemorazione Ruggiero Bonghi vi partecipo con tutta l'anima ». Enrico Arlotta

(Ponticelli) « Dolente non poter intervenire di persona inaugurazione lapide commemorazione Ruggiero Bonghi mi associo cotesta rappresentanza municipale scioglimento voto memoria illustre estinto ».

Sindaco Aprea

Si scusarono, con lettere, per non poter presenziare a sì solenne cerimonia parecchi rappresentanti di Municipii e di Comuni,

nonchè molte autorità.

Il sindaco di Torre del Greco si compiacque tutti rappresentare, avendone ricevuta analoga preghiera.

(1) Quest'altro al Prof. Errico Taverna in Torre del Greco.

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Aderirono:-il Senatore G. Calcagno-il Senatore L. Atenolfiil vice-presidente della Camera dei deputati-il Guardasigilli Ministro di Grazia e Giustizia, e dei Culti-il sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze il sottosegretario di Stato alla P. I. — il sottosegretario di Stato al Ministero della Guerra il Ministro Commissario civile per la Sicilia-il Tenente Generale Comandante il X Corpo d'armata il vice Ammiraglio Comandante in capo del 2.° dipartimento marittimo di Napoli-il Presidente della Corte dei Conti del Regno d'Italia — il Direttore Generale del Banco di Napoli-il Tenente Colonnello Comandante la Legione Territoriale dei Reali Carabinieri-il Colonnello Comandante il Collegio militare di Napoli-l'on. Magliani Eduardo - l'Intendente della Finanza di Napoli -il Questore il Presidente dell'Associazione Unitaria Liberale il Capitano della Legione Carabinieri Reali—il Regio Provveditore agli studii il Direttore dei Musei e scavi d'antichità il Bibliotecario della biblioteca Nazionale il Rettore del Collegioconvitto Principe di Napoli - il Presidente della società Dante Alighieri (Roma) il Conte Ulisse Barbolani i sindaci d'Assisi --di Manfredonia - di Conegliano-d'Isernia-di S. Giuseppe Vesuviano di Boscotrecase-di S. Giorgio a Cremano, e qualche altro. La stampa cittadina ed italiana non mancò farsi ammirare anch'essa in questo luttuoso avvenimento. I corrispondenti dei giornali napoletani, quei simpatici e chic giovani, nulla trascurarono in solerzia, in accoglimento ed in attività.

Qualche organo politico e letterario mancante, fu rappresentato da uno dei suoi confratelli, che si affrettò poi, a cerimonia compiuta, telegrafargli i più precisi ragguagli.

Mancava solamente in quella eletta turba d'intervenuti la veneranda figura del dotto Abate Vito Fornari, l'autore della dettata lapide commemorativa di Ruggiero Bonghi, ma questi si scusó dirigendo al Sindaco la seguente lettera :

Biblioteca Nazionale Napoli

5 Novembre 1896.

Ill.mo Signor Sindaco,

« Essendomi difficile d'intervenire Domenica prossima personalmente, secondo il suo cortese invito, nella solenne inaugurazione

della mia lapide commemorativa di Ruggiero Bonghi, prego la S. V. di volermi rappresentare.

La riverisco. >

Vito Fornari

Alle undici precise ebbe luogo la mesta cerimonia.

Nello spazioso viale del giardino di villa Senese presero posto le rappresentanze con le bandiere, tra cui erano quelle della Società degl' Insegnanti di Napoli, dei Lavoratori di corallo di Torre del Greco, dei Reduci delle patrie battaglie, di Arti e Mestieri, di Arte e Commercio, del Circolo Centrale torrese, dei calzolai, ecc. ecc.

A destra dell'atrio, sotto un piccolo arco, fu costruito il palco per gli oratori, ed intorno ad esso si dispose la maggior parte delle autorità.

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Tra gl' intervenuti notavansi: la signora Carlotta BonghiRusca, la signora Flauti-Bonghi, la signora e le signorine Persico, la signora Matilde Palomba, le signorine Casa e la signorina De Marco, l'onorevole de Bernardis, sottosegretario al Ministero del Tesoro, il prefetto comm. Cavasola, il sindaco marchese di Campolattaro con gli assessori Sciclzo, Adinolfi, Villani e Rapillo, il presidente il Consiglio provinciale, il presidente la Deputazione, Duca di S. Donato, il senatore Borgnini, il senatore Nunziante, il sopraintendente del R. Albergo dei poveri prof. Girardi, il prof. Pepere per la R. Accademia delle scienze, il prof. Costa per il rettore dell'Università prof. Miraglia, infermo, e per l'Accademia Pontaniana, il vice-presidente del Tribunale cav. Ferrante, per il presidente, il sostituto procuratore del Re cav. Calabresi, il comm. Cammarota, l'intendente di finanza. comm. Monti, il comm. de Petra direttore del museo nazionale, il cav. Perla per il Consiglio di Stato, il prof. Miola per la biblioteca nazionale, il prof. Martini e il prof. d'Elia per la biblioteca universitaria, l'onor. della Rocca, il comm. della Torre per l' Associazione dei reduci delle patrie battaglie, i consiglieri comunali Cimmino, Crimaldo e barone Tosti, il consigliere provinciale prof. di GennaroFerrigni, i vice presidenti dell' Associazione costituzionale comm. Beneventani, de Martinis e de Cristofaro, l'ing. Bonghi, il professore

avv. Cannada-Bartoli, il comm. prof. Antonio Brancaccio, il prof. Angelo Corsaro rappresentante il Liceo Borselli, il comm. di Majo, il comm. Capo, il prof. Romanelli, il prof. E. Taverna, i sindaci e gli assessori di Torre Annunziata, di Portici, di Resina, di Boscotrecase, di S. Giovanni a Teduccio, il cav. Bartolomeo Mazza, Crescenzo de Dilectis, quasi tutti i consiglieri comunali di Torre del Greco, ed altri. Quindi, nel generale silenzio cominciarono.

I DISCORSI

Primo a parlare fu il signor MICHELE PALOMBA, Sindaco di Torre del Greco, il quale, profondamente commosso, pronunziò il seguente discorso:

« Qui, in questa villa Senese, ove l'anima di Ruggero Bonghi ebbe gli ultimi palpiti di vita terrena e, forse, contemplò nuovi sogni geniali d'arte, principio di quelli celesti a cui era tanto dappresso; in questa villa Senese ove quell'anima pare oggi si trasfonda. in noi tutti, soffiando nei nostri spiriti un raggio del suo singolare entusiasmo per tutto ciò che è nobile e bello; in questa villa Senese ove piovve, oggi è un anno, il compianto e il duolo non solo d'Italia, ma di tutto il mondo colto e dotto, era necessario, era doveroso pel Comune di Torre del Greco eternare nel marmo il nome di Lui. E quando io veggo qui, alla pietosa e solenne cerimonia, il fiore della gentilezza e dell' intellettualità femminile e quanto di più aristocratico hanno la scienza, l'arte, la magistratura, la politica, io debbo davvero congratularmi con la mia nativa città. che, auspice il suo Consiglio comunale, ha voluto ergere una lapide commemorativa a Ruggiero Bonghi. Questa lapide dirà ai nostri giovani qual grandioso esempio di sapere abbiano essi da imitare; agli adulti della vita, che modello rarissimo d'integrità e di saggezza debbano seguire per il pubblico bene; ai posteri, che gli alti esempi di virtù non son scomparsi appo noi, e che Torre del Greco si sente orgogliosa di additarne essa uno, certo non de' meno illustri.

Ho io bisogno di ricordare a voi, Signore gentilissime, Signori cortesi, ho il bisogno di ricordare la multiforme grandezza di Rug

gero Bonghi Quante e quante volte voi, pendenti dal suo labbro, non lo avete ammirato e plaudito, nelle sue geniali.e acute elucubrazioni, in quelle sue singolari e pur così dotte ricerche, all'Accademia reale delle scienze, o al Circolo Filologico, di cui fu benemerito Presidente! Quante e quante volte voi siete rimasti profondamente scossi innanzi alle sue osservazioni, sotto l'influenza magica del suo dire, tanto modesto e pur tanto penetrante, sia che ne leggeste gli articoli nella Nuova Antologia, sia che ne udiste un discorso al Parlamento nazionale.

Signore, Signori,

« Un coro di voci fresche, argentine, come di angeli sorridenti che vengano a salutarci dall'empiro, parmi sentire in questo istante in mezzo a noi: lo sentite voi quel coro? Sono voci infantili che dall'anima innocente partano e si elevano su a cantare l'inno di gloria a Ruggero Bonghi: sono i bimbi di Assisi, son le bimbe di Anagni, che tessono l' elogio più grandioso che eternerà nei secoli l'animo buono e l'attività meravigliosa di Ruggiero Bonghi. Anagni e Assisi, ecco i due monumenti più duraturi e superbi che quel grande ha saputo elevare a sè: Signore gentili, Signori cortesi, benediciamo alla sua memoria.

Torre del Greco lieta e superba di avere accolto oggi quì, alla pietosa è solenne cerimonia, voi, ripeto, il fiore della gentilezza e della intellettualità femminile e quanto di più nobile hanno la scienza, l'arte, la magistratura, la politica: Torre del Greco, per mezzo del suo sindaco, vi saluta e ringrazia e, nel nome di Ruggero Bonghi, scriverà la solennità di oggi tra le sue più gloriose feste civili.

(Il discorso dell'egregio Sindaco fu vivamente applaudito).
Questi intanto lesse le principali adesioni pervenutegli.

Dopo dà la parola all'egregio comm. DE MARTINIS :

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