Camelot

Copertina anteriore
Genesi, 2020 - 136 pagine
Negli Stati Uniti d'America la parola Camelot ancora oggi viene impiegata per indicare simbolicamente la breve, ma luminosa epopea della presidenza di John Fitzgerald Kennedy: quell'epoca idilliaca, denominata nuova frontiera, è divenuta uno dei miti più inossidabili non solo del sogno americano, ma in generale di chi viaggia verso la civiltà d'Occidente. Proprio Camelot, città ideale, rappresentava l'Occidente. Nel 1984, uno dei più raffinati cantautori italiani della fine dello scorso secolo lancia la magica canzone Viaggiatori d'Occidente, nella quale si stende un ponte ideale (e d'amore!) tra la Grecia e Bleeker Street, a Manhattan (Lei pensa alle terre greche / e a una maggiore fortuna / mentre in fondo a Bleeker Street / lui sta aspettando quella luna). Adelfo Forni è il viaggiatore d'Occidente che si porta nel cuore le terre greche. Il suo Camelot è il timbro di una nuova frontiera di speranza, ma è anche un viaggio a ritroso nel cuore della sua vita privata e nella pancia della civiltà occidentale. Libro da cui ci si lascia rapire e incantare con malia e dolcezza.

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