Capo d'Europa: romanzo

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Camunia, 1991 - Fiction - 131 pages
Un breve romanzo storico di straordinaria concentrazione espressiva: storia di una ragazza che nell'aprile 1941 lascia l'Italia e approda a Lisbona alla ricerca di un visto per emigrare negli Stati Uniti; storia di un [sic] intellettuale (dai molti nomi, dalle molteplici esperienze e protagonista di vari amori e affetti) che, nel quadro dell'opposizione internazionale al nazifascismo e alla Shoah, coordina un'accidentata rete di espatrii; storia di un coro di profughi in cerca di pace; storia di una bambina alla quale la libertà si presenta come sinonimo di felicità. Capo d'Europa, narrazione commossa e straziante di origine autobiografica, è soprattutto la storia di una donna che, coinvolta nella tradizionale diaspora ebraica, prende coscienza della storia e delle relative battaglie democratiche. Il romanzo, incorniciato in un'epoca e in uno scenario con perseguitati in fuga, traffici di spie ed azioni di guerra, riprende il tema classico dell'esilio e della ricerca della terra promessa: la sua intrigante atmosfera allarmata richiama quella di "Casablanca" di Curtiz; il suo linguaggio inquieto ed allusivo ha la stessa intensità e coerenza di quello di "L'amico ritrovato" di Uhlman; il suo intreccio regge il confronto con la trama romanzesca di "Visto di transito" della Seghers; mentre la sottigliezza psicologica - prticolarmente incisiva nel descrivere caratteri femminili - ribadisce il personalissimo talento narrativo di Angela Bianchini, rivelatosi con "Il lungo equinozio" e di recente confermato con "La ragazza in nero". [Fonte: 4. di sovraccop. (trascriz. integr. a cura di G.M.). - Genere: Fiction storica (Premio Strega)].

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