Dalla mente e dal cuore di Giovanni Boccaccio: (per la storia del Decameron)

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N. Zanichelli, 1900 - 279 pages

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Page 190 - ... fatti d'amore o d'altra cosa. 5 Queste cose e dicendo e faccendo senza alcun dubbio gli animi vostri ben disposti a valorosamente adoperare accenderà : che la vita nostra, che altro che brieve esser non può nel mortai corpo, si perpetuerà nella laudevole fama; il che ciascuno che al ventre solamente, a guisa che le bestie fanno, non serve, dee non solamente desiderare ma con ogni studio cercare e operare.
Page 271 - Quegli che queste cose così non essere state dicono, avrei molto caro che essi recassero gli originali, li quali, se a quel che io scrivo discordanti fossero, giusta direi la loro riprensione, e...
Page 59 - ... fiori e l'erba altissima, sopra la chiara riva vide più giovanette, delle quali alcune mostrando nelle basse acque i bianchi piedi, per quelle con lento passo vagando s'andavano. Altre, posti giuso i boscherecci archi e li strali, sopra quelle sospesi i caldi visi, sbracciate, con le candide mani li faceano belli con le fresche onde. Ed alcune data da...
Page 69 - Il veder questo giardino . il suo bello ordine , le piante e la fontana co' ruscelletti procedenti da quella , tanto piacque a ciascuna Donna e a' tre Giovani , che tutti cominciarono ad affermare che , se paradiso si potesse in terra fare , non sapevano conoscere che altra forma , che quella di quel giardino , gli si potesse dare , né pensare oltre a questo qual bellezza gli si potesse...
Page 253 - Il che assai manifesto può apparire a chi le presenti novellette riguarda, le quali, non solamente in fiorentin volgare e in prosa scritte per me sono e senza titolo, ma ancora in istilo umilissimo e rimesso, quanto il più si possono. Né per tutto ciò l'essere da cotal vento fieramente scrollato, anzi presso che diradicato, e tutto da' morsi della invidia esser lacerato, non ho potuto cessare.
Page 9 - Quivi s'odono gli uccelletti cantare, veggionvisi verdeggiare i colli e le pianure, ei campi pieni di biade non altramente ondeggiare che il mare, e d'alberi ben mille maniere, e...
Page 4 - Naturai ragione è, di ciascuno che ci nasce, la sua vita quanto può aiutare e conservare e difendere...
Page 163 - Amore a' suoi suggetti, ea che non li fa egli abili ad imparare? Io, semplicissima giovane e appena potente a disciogliere la lingua nelle materiali e semplici cose tra le mie compagne, con tanta affezione li modi del parlare di costui raccolsi, che in brieve spazio io avrei di fingere e di parlare passato ogni poeta; e poche cose furono alle quali, udita la sua posizione, io con una finta novella non dessi risposta dicevole. Cose assai, secondo il mio parere, male agevoli ad imprendere, e molto...
Page 8 - ... quali a ciascuna di noi è gran copia, ce ne andassimo a stare, e quivi quella festa, quella allegrezza, quello piacere che noi potessimo, senza trapassare in alcuno atto il segno della ragione, prendessimo.
Page 164 - , io fui sempre in opinione che nelle brigate come la nostra è, si dovesse si largamente ragionare che la troppa strettezza della intenzion delle cose dette non fosse altrui materia di disputare. Il che molto più si conviene nelle scuole tra gli studianti che tra noi, le quali appena alla rocca e al fuso bastiamo...

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