Del reggimento de' principi di Egidio Romano: volgarizzamento trascritto nel MCCLXXXVIII |
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acciò ch acciò ch'elli acciò che l'uomo alcuna gente altrui anco anzi Appresso diremo avemo detto avvenevolmente battaglia battaglieri bestie buone opere Ca insegna castello ch'è ch'ellino chè ched elli ciascuno uomo città combattere comune conciosiacosachè convenevole conviene corruccio costumi cotale difalta difèndare diletti del corpo dovemo sapere dritto drittura e i prenzi debbono ei re e i elli abbia elli ánno elli possa ellino debbono ellino sieno Fallea fanno fare l'opere femmina figliuoli filosofo dice fusse fussero garzoni gentili uomini ghibellino gione giudice governare guardare infra insegna intendimento Ippodamo ischifare l'altro l'uomo chiama legge leggiermente maggiormente male malvagi maniera méttare moglie natura naturale nemici neuno ogne onore ordinare paura popolo possessioni potemo provare pòvari principalmente provaremo puoi quellino re e i prenzi reame ricchezze s'elli savi scienza sed elli senno signore signoreggiare somigliantemente temperanza terza ragione tiranno Tolomeo da Lucca tosto troppo utilità vedemo vianda Villani Vocab vuole
Popular passages
Page xi - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...
Page vi - ... volgari. Appresso questa compilazione più anni, raguardando egli dalla sommità del governo della republica sopra la quale stava, e veggendo in grandissima parte, sì come di sì fatti luoghi si vede, qual fosse la vita degli uomini, e quali fossero gli errori del vulgo, e come fossero pochi i disvianti da quello e di...
Page 138 - Sensi profondi, sconosciuti, e molto Più che virili, in chi dell'uomo al tutto Da natura è minor. Che se più molli E più tenui le membra, essa la mente Men capace e men forte anco riceve.
Page 34 - E di questo avemo esemplo ne le storie antiche d' uno re che avie nome Sardanapalo. 1 Quello re era sì nontemperato, ched elli s'era tutto dato ai diletti de le femmine e de la lussuria, e non usciva fuore de la sua camera per andare a parlare ad alcuno barone del suo reame, anzi lo mandava per lettera, ciò che elli vofea che i sui prenzi facessero.
Page 47 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Page 55 - ... uomo faccia, anzi vuole perdonare ogne cosa; e fa altresì gran male come quelli che troppo si corruccia, e troppo fa vendetta oltra quello che die. E dovemo sapere che vertù è in fare cosa buona e grave; e perciò che ciascuno naturalemente odia coloro che mal li fanno, il male non può essere...
Page xii - ... a' vincitori , nella fratellanza ai vinti ; ondechè egli già Guelfo moderatissimo , Bianco moderato in patria , cacciato che fu per sospetto di Ghibellinismo , si fece per superbia ed ira Ghibellino. Il gran peccato di Dante fu l'ira; l'ira, che pur represse come vedremo nelle azioni , ma ch' egli sfogò in parole non che perdonategli , ma ammirate anche troppo dai posteri.
Page xxxiv - Nee putanda est talis multitudo infideliter agere tyrannum destituens, etiamsi eidem in perpetuo se ante subjecerat: quia hoc ipse meruit in multitudinis regimine se non fideliter gerens, ut exigit regis officium, quod ei pactum a subditis non reservetur.
Page 103 - La seconda maniera si è, che perciò ch' ellino sono orgogliosi, sì fanno volontieri torto e noia ad altrui, perciò che vogliono parere di sormontare gli altri uomini, perciò che credono che quelli, che fa ingiuria e villania ad altrui, sormonti e passi gli altri uomini, ed ellino sono mossi a farla credendo essere migliori e più nobili. La terza maniera si è ched ellino sono disordinati nel...