Michelangelo e il disegno di architettura

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Un disegno di architettura può apparire muto agli occhi del pubblico. In realtà è uno strumento per la progettazione in cui sono appuntati i pensieri dell'architetto, verificate soluzioni diverse, tracciata l'evoluzione del progetto. Ciò vale in particolar modo per il corpus grafico di Michelangelo Buonarroti: nei suoi disegni le diverse soluzioni progettuali spesso si sovrappongono le une alle altre, dando origine a un vero e proprio diario di viaggio alla ricerca della forma che si concluderà solo con l'opera realizzata. Fulcro della raccolta è il disegno di un arco trionfale, identificato nel Corpus dei disegni di Michelangelo di Charles de Tolnay con il n. 630, probabilmente l'ultimo disegno di architettura di Michelangelo rimasto in una collezione privata fino al 2002 quando è stato riportato in Italia dal CISA Andrea Palladio di Vicenza. Il disegno, rapido e vigoroso, a mano libera, rappresenta lo studio per un arco di trionfo, da collegarsi probabilmente agli apparati effimeri realizzati a Roma e a Firenze per l'ingresso del papa Leone X nel secondo decennio del Cinquecento. Sul verso dell'opera michelangiolesca compare un altro disegno a penna, identificato come opera di Jacopo di Giovanni, detto Jacone. Accanto al foglio vicentino ci saranno altri trenta disegni di architettura provenienti dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze e da altre raccolte italiane e britanniche.

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Contents

Howard Burns
19
Progetto per un altare o per un monumento funebre
184
Progetto per una tomba papale a parete AM Parker 307r
190

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