Commedie scelte di Carlo Goldoni, Volume 3

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Società Tipografica De' Classici Italiani, 1821 - Italian drama
 

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Page 108 - No, non mi fido. Sa il cielo quando verrete; e se resto qui senza di voi, ho paura che quel tisico di nostro zio mi obblighi a restar in Livorno con lui; e se dovessi star qui in tempo che l'altre vanno in villeggiatura, mi ammalerei di rabbia e di disperazione. Leo. Dunque risolvetevi di venire.
Page 171 - che hanno detto ? Cec. Gli ho trovati padre e figlia tutti e due insieme. M' hanno detto di riverirla, che avranno piacere della di lei compagnia per viaggio ; ma che circa il posto nella carrozza., abbia la bontà di compatire :; che non la possono servire, perché sono impegnati a darlo al signor Guglielmo. Cec. Così
Page 107 - in due colori. Tutto consiste nel buon gusto di scegliere i colori buoni, che si uniscano bene, che risaltino e non facciano confusione. Leo Orsù, non so che dire. Mi spiacerebbe di vedervi scontenta) ma in ogni modo s'ha da partire/ Vit. Io non vengo assolutamente. Leo. Se non ci verrete voi, ci anderò io.
Page 176 - mi volete dire il perché. Vit, No, non vi voglio dir niente. Fer. Sentite. O sono un galantuomo, o sono una mala lingua. Se sono un galantuomo, confidatevi e non abbiate paura. Se fossi una mala lingua, sarebbe in arbitrio mio interpretare le vostre smanie, e trame quel ridicolo che più mi paresse. Vit. Volete
Page 159 - Volevate averlo voi sola ? Già. Perché ? Credete voi ch' io sia una fanciulla invidiosa ? Credo che lo sappiate, che io non invidio nessuno. Bado a me, mi faccio quel che mi pare , e lascio che gli altri facciano quel che vogliono. Ogni anno un abito nuovo, certo. E voglio esser servita subito, e servita bene, perché
Page 108 - con tutte le gale delle maritate. E in oggi non si distinguono le fanciulle dalle maritate ; e una fanciulla che non faccia quello che fanno l'altre, suol passare per zotica, per anticaglia; e mi maraviglio che voi abbiate di queste massime, e che mi vogliate avvilita e strapazzata a tal segno.
Page 186 - e che ci rendiamo ridicoli in faccia al mondo ? Lasciate correre per questa volta. Credetemi , e non mi offendete. Conoscerò da ciò, se mi amate : se vi preme il cuore, o la mano. La mano è pronta, se la volete; ma il cuore meritatelo, se desiderate di conseguirlo.
Page 146 - Caro amico, noi siamo amici da tanti anni. Sapete se vi ho sempre amato, se nelle occasioni vi ho dati dei segni di cordialità. Fil. Sì, me ne ricordo, e ve ne sarò grato fino che io viva. Quando ho avuto bisogno di denari, me ne avete sempre somministrati senz'alcuna difficoltà: ve
Page 109 - Sentimi. Va immediatamente dal sarto, da monsieur de la Rejouissance, e digli che finisca subito il mio vestito, che lo voglio prima ch' io •parta per la campagna; altrimenti me ne renderà conto, e non farà più il sarto in Livorno. Leo. Via, acchetatevi, e non vi fate scorgere in presenza del signor
Page 147 - è vero ; ma sono avvezzato così, e finalmente non ho che una sola figlia. Posso darle una buona dote, e mi resta da viver bene fino ch'io campo. Mi fa specie che voi diciate che vi è chi pregiudica al mio decoro-^ alla mia riputazione. Come potete; dirlo, signor Fulgenzio?

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