Rassegna bibliografica della letteratura italiana

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G.C. Sansoni., 1898
 

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Popular passages

Page 191 - L'aspetto di Pisa mi piace assai più di quel di Firenze. Questo lung'Arno è uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così gaio, così ridente, che innamora: non ho veduto niente di simile né a Firenze né a Milano né a Roma; e veramente non so se in tutta l'Europa si trovino molte vedute di questa sorta.
Page 191 - Vi si passeggia poi nell'inverno con gran piacere, perché v'è quasi sempre un'aria di primavera: sicché in certe ore del giorno quella contrada è piena di mondo, piena di carrozze e di pedoni: vi si sentono parlare dieci o venti lingue; vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè, delle botteghe piene di galanterie, e nelle invetriate dei palazzi e delle case, tutte di bella architettura.
Page 191 - Pisa è un misto di città grande e di città piccola, di cittadino e di villereccio, un misto così romantico che non ho mai veduto altrettanto.
Page 86 - Nel 1791 parve deciso finalmente a pubblicare per intero il poema («Nella primavera ventura spero e quasi tengo per certo d'avere in pronto due poemetti, per séguito e per termine di quelli altri antichi due, che hanno avuto la fortuna di non dispiacere . . . I due primi uscirebbero corretti, variati in qualche parte ed accresciuti. Così tutti e quattro verrebbero ad essere nuovi e ridotti in un solo poema, che avrebbe per titolo Il Giorno».
Page 56 - Tu, perché non ti facci maraviglia, pensa che in terra non è chi governi ; onde si svia l'umana famiglia. Ma prima che gennaio tutto si sverni, per la centesma ch' è laggiù negletta, ruggiran si questi cerchi superni, che la fortuna, che tanto s'aspetta, le poppe volgerà u' son le prore, si che la classe correrà diretta ; e vero frutto verrà dopo il fiore.
Page 204 - ... deficienza del pensiero e del sentimento mal dissimulata dalla risonante e affettata abbondanza degli epiteti e degli elementi esornativi, insistente spesseggiar dei concettini, dei giucchi di parola, delle vivezze e delle acutezze, grottesca esagerazione delle imagini e dei colori, assiduo sforzo, insomma, di mascherare con l'enfasi, con l'artifizio, la povertà dell'inspirazione, e di simulare iL movimento e il calor della passione, ove manca assolutamente l'alito della vita.
Page 86 - ... pieno di cose nuove ed importanti e di principi atti a rimettere sulla buona via gl'ingegni italiani, che anche in materia di arte, o giacciono oppressi da una fanatica superstizione, o nuotano incerti fra un ozioso scetticismo.
Page 191 - ... dieci o venti lingue, vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè, delle botteghe piene di galanterie, e nelle invetriate dei palazzi e delle case, tutte di bella architettura. Nel resto poi, Pisa è un misto di città gran...
Page 164 - ... dell'Anonimo Riccardiano, « secondo la quale Costanza ebbe da un romito dell'Etna, al quale ciò fu rivelato in orazione, che il padre era in Purgatorio, e un altro racconto riferito...
Page 180 - Ma come il raggio che dovunque offende, si torce in alto ed" alla patria torna, tale il tuo verso ascende; ed il tuo disperar così si adorna e trasfigura di beata luce che al Ver, cui chiami errore, altrui conduce. E manda a' tuoi lamenti innamorati l'eterno verdeggiar dell'altra sponda i suoi spirti odorati.

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