Novelle rusticane

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F. Casanova, 1885 - Sicily (Italy) - 267 pages
 

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Popular passages

Page 36 - Regina a far le strade carrozzabili. E più tardi, quando gli presero il suo Grazio, che lo chiamavano Turco, tanto era nero e forte, per farlo artigliere, e quella povera vecchia di sua moglie piangeva come una fontana, gli tornò in mente quella ragazza ch'era venuta a buttarsi a' piedi del Re gridando grazia!
Page 77 - Però dov'è la malaria è terra benedetta da Dio. In giugno le spighe si coricano dal peso, ei solchi fumano quasi avessero sangue nelle vene appena c'entra il vomero in novembre. Allora bisogna pure che chi semina e chi raccoglie caschi come una spiga matura, perché il Signore ha detto : « II pane che si mangia bisogna sudarlo...
Page 74 - ... che luccica quasi fosse di metallo, fra le rive larghe e abbandonate, bianche, slabbrate, sparse di ciottoli; e in fondo il lago di Lentini, come uno stagno,' colle sponde piatte, senza una barca, senza un albero sulla riva, liscio ed immobile. Sul greto pascolano svogliatamente i buoi, rari, infangati sino al petto, col pelo irsuto. Quando risuona il campanaccio della mandra, nel gran silenzio, volan via le cutrettole, silenziose, e il pastore istesso, giallo di febbre, e bianco di polvere anche...
Page 107 - II viandante che andava lungo il Biviere di Lentini, steso là come un pezzo di mare morto, e le stoppie riarse della Piana di Catania, e gli aranci sempre verdi di Francofonte, ei sugheri grigi di Resecone, ei pascoli deserti di Passaneto e di...
Page 153 - L'è che è una bella cosa quando si può piangere i morti, senza pensare ad altro! I buoi, le pecore, la provvista del granaio, se n'erano andati col padrone. Restava la casa nera, col letto vuoto, e le faccie degli orfani scure anch'esse. Santo vi trasportò le sue robe, colla Rossa, e disse che pigliava con sé la mamma.
Page 119 - E stava delle ore seduto sul corbello, col mento nelle mani, a guardare le sue vigne che gli verdeggiavano sotto gli occhi, ei campi che ondeggiavano di spighe come un mare, e gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia, e se un ragazzo seminudo gli passava dinanzi, curvo sotto il peso come un asino stanco, gli lanciava il suo bastone fra le gambe, per invidia, e borbottava: — Guardate chi ha i giorni lunghi 50 costui che non ha niente!
Page 239 - Fra due casucce della piazza in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi cupi sui fianchi dell'Etna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra di sé calcolava colle dita quello che gli sarebbe toccato di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. - Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti! - Quel Nino Bestia, e quel Ramurazzo, avrebbero preteso di continuare le prepotenze dei cappelli. - Se non c'era...
Page 232 - A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! - A te guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tari al giorno! "E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli] Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli] "Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie. Il primo colpo lo fece cascare colla faccia insanguinata contro il marciapiede. - Perché? perché mi ammazzate?...
Page 98 - Va a mangiare due cucchiaiate. Ho lasciato apposta la minestra al caldo nel focolare. — E pensava sempre a me, alla casa, al da fare che ci era, a questo ea quell'altro, che non finiva più di parlare, e di farmi le ultime raccomandazioni, come uno quando parte per un viaggio lungo, che la sentivo brontolare continuamente tra veglia e sonno.
Page 17 - Questo é il diavolo che vi tenta per farvi perdere il sacramento della penitenza. Quando vi mettete a fare tutti quei figliuoli non ci pensate che son tante bocche che mangiano? E che colpa ci ho io poi se il pane non vi basta?

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