Il birraio di PrestonSi capisce, leggendo Camilleri, che il suo piacere letterario maggiore, raccontando vicende della provincia siciliana (fatti veri su cui trama e ordisce la finzione, e quindi in sé semplici se non fossero intricate dall'essere appunto siciliane), è quello di riportare il dialogo vivo. È un piacere che si comunica immediatamente al lettore, per la particolare forza comica dell'arte di Camilleri; ma assieme al piacere, poiché il linguaggio è la casa dell'essere, e con la stessa forza e immediatezza, si comunica una specie di nucleo di verità dell'essere siciliano. L'iperbole e il paradosso della battuta, cui corrispondono l'amara coscienza dell'assurdo in cui siamo e il dolore sordo per l'immutabilità di questa condizione. Camilleri inventa poco delle vicende che trasforma sulla pagina in vorticosi caroselli di persone e fatti - qui il fatto vero, conosciuto dalla celebre Inchiesta sulle condizioni della Sicilia del 1875-76, è il susseguirsi di intrighi, delitti e tumulti seguiti alla incomprensibile determinazione del prefetto di Caltanissetta, il toscano Bortuzzi, di inaugurare il teatro di Caltanissetta con una sconosciuta opera lirica, Il birraio di Preston. E anche in questo attenersi al fondo di verità storica c'è probabilmente un senso preciso: in Sicilia non serve attendere che la storia si ripeta per avere la farsa. La storia, per i siciliani, si presenta subito, al suo primo apparire, con la smorfia violenta e assurda della farsa. |
Contents
birraio di Preston | 9 |
Avrebbe tentato dalzare la muschittera? | 27 |
Nella matinata del giorno in cui | 45 |
Turiddru Macca il figlio | 63 |
Solo chi è picciotto può avere | 72 |
Colore latte e appannato | 89 |
Avissi voluto che mio padre | 105 |
vento salzò da occidente | 122 |
Sono un maestro di scola elementare | 161 |
L Mastronardi | 173 |
T Mann | 184 |
I Calvi | 194 |
Giagia mia cara | 204 |
M Praga Anime a nudo | 213 |
Capitolo primo | 222 |
Nota | 245 |
Oh che bella giornada | 141 |
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