Il mondo che ho vissutoNei primi anni Ottanta, e nelle pause di un'intensa vita politica, Umberto Cardia scrisse il suo racconto autobiografico volendo compiere una ricognizione "del mondo in cui ho vissuto". Parla di sé, quindi, ma soprattutto della terra in cui è nato e dei fili che la legano a tutti i paesi del mondo egualmente segnati da vicende storiche travagliate, non di rado drammatiche: "Si potrà, forse, da questo silenzioso lavoro, nato e cresciuto nelle ore tacite dell'alba, trarre una utilità pratica: quella di conoscere meglio l'Isola non con gli occhi del viaggiatore che contempla l'oggetto del suo viaggiare ma con gli occhi dell'Isola stessa, che si leva dalla sua millenaria agonia e riflette su sé medesima e vuole leggere nel suo misterioso destino". |
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