Il Propugnatore, Volume 4

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Francesco Zambrini, Giosuč Carducci
G. Romagnoli, 1871 - Italian literature
 

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Popular passages

Page 87 - Femmina č nata, e non porta ancor benda ŧ, cominciō el, Ŧ che ti farā piacere la mia cittā, come ch'uom la riprenda. Tu te n'andrai con questo antivedere: se nel mio mormorar prendesti errore, dichiareranti ancor le cose vere. Ma di...
Page 324 - ... colli. Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli prima che questo legno molle e verde s'infiammi come suoi far bella donna, di me; che mi torrei dormire in petra tutto il mio tempo e gir pascendo l'erba sol per veder do
Page 394 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Page 170 - Ed egli a me: Quanto ragion qui vede Dir ti poss'io; da indi in lā t'aspetta Pure a Beatrice, eh
Page 388 - Li emperere en tint sun chef enbrunc. Si duist sa barbe, afaitad sun gernun, Ne ben ne mal ne respunt sun nevuld. Franceis se taisent, ne mais que Guenelun. En piez se drecet, si vint devant Carlun; Mult...
Page 88 - O frate, issa vegg' io, diss' egli, il nodo Che il Notaio, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne.
Page 113 - A cosė riposato, a cosė bello Viver di cittadini, a cosė fida Cittadinanza, a cosė dolce ostello, Maria mi die', chiamata in alte grida, E nell' antico vostro Batisteo Insieme fui cristiano e Cacciaguida.
Page 398 - In non curar d' argento, nč d' affanni. Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora sė, che i suoi nemici Non ne potran tener le lingue mute. A lui t'aspetta ed a' suoi benefici: Per lui fia trasmutata molta gente, Cambiando condizion ricchi e mendici.
Page 102 - Vota d' amore e nuda di pietate. Se dentro v'entri, va dicendo: ŦOrnai Non vi puō fare il mio signor pių guerra; Lā ond' io vegno una catena il serra Tal, che se piega vostra crudeltate, Non ha di ritornar pių liberiate!
Page 172 - Quando per dilettanze ovver per doglie, Che alcuna virtų nostra comprenda, L'anima bene ad essa si raccoglie, Par che a nulla potenzia pių intenda (E questo č...

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