La prova nel processo agli enti

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Il frenetico ampliamento del catalogo dei reati – presupposto, idonei ad azionare la responsabilità penal-amministrativa delle società (si pensi alla recente introduzione del delitto di “autoriciclaggio†), la sostanziale irrilevanza “esimente†delle certificazioni relative ai più comuni sistemi di gestione aziendale (in materia di qualità, ambiente, sicurezza sul lavoro, ecc.) ed approdi giurisprudenziali significativi di una verifica sempre più approfondita dei profili legati alla cd. “colpa di organizzazione†in sede processuale (v., tra le tante, Cass., Sez. V, 18 dicembre 2013, n. 4677), costituiscono tutti elementi che obbligano le imprese ad affinare gli strumenti di compliance, al fine di evitare (o, comunque, limitare) i rischi cautelari e gli effetti sanzionatori prefigurati dal d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.Il Volume offre un’ampia panoramica sul tema della prova nel processo agli enti, volta a rappresentare come i “pilastri†dell’organizzazione aziendale (modello organizzativo e Organismo di Vigilanza) possano essere efficacemente “registrati†per garantire piena immunità dalle conseguenze del reato.CARLO FIORIO è Professore straordinario di Diritto processuale penale nell’Università degli Studi di Perugia, Presidente della Commissione Anticorruzione e Responsabilità Sociale d’Impresa di ICC Italia e Responsabile scientifico di Hook 231 s.r.l., spin-off dell’Ateneo perugino che ha sviluppato uno specifico know-how nella costruzione di modelli organizzativi e nella redazione di linee-guida di categoria.All’interno della sua produzione scientifica si segnalano Libertà personale e diritto alla salute (2002) e La prova nuova nel processo penale (2008). È curatore di numerosi volumi, nonché autore di svariati articoli, voci enciclopediche e saggi in opere collettanee.

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