Le forme della ribellione: il cinema di Marco BellocchioLuisa Ceretto, Giancarlo Zappoli "Molti diranno che non si può che essere pessimisti. Il problema è, ancora una volta, di non farsi annientare intanto nel proprio piccolissimo campo da questo scenario apocalittico. Anzi, bisogna tanto più credere in quello che si fa, perché di fronte a questa apocalisse è difficile trovare un senso altrimenti." Così, nell'intervista pubblicata in questo volume, Marco Bellocchio, un regista che ha favorito svariate letture della sua opera, tutte accomunate dal rigore estremo del suo percorso artistico. Il suo attraversamento dei generi cinematografici, senza cristailizzarsi su di alcuno, ma traendo da ciascuno le risorse per cimentarsi in altre direzioni, riflette l'interesse del regista all'esplorazione della realtà italiana. |
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