I raccontiC'è un denominatore comune nei racconti di Svevo, per lo più composti nella tarda maturità. Da Una burla riuscita (1925), che ha al centro un attempato scrittore intento a rileggere il suo unico romanzo, a Vino generoso (1926), storia di un anziano condannato dalla malattia a ogni sorta di astinenza che si concede il lusso di un'ultima ubriacatura, a La rigenerazione (1926), apologo sulla grottesca condizione di un vegliardo sottopostosi a un'operazione di ringiovanimento, la gran parte delle novelle ha per tema la vecchiaia. Se l'individuo sveviano è l'inetto a vivere, il vecchio è l'individuo per eccellenza, l'uomo estromesso dall'ingranaggio sociale. A questi superstiti della vita lo scrittore triestino concede un'ultima occasione - un periodo di rinnovata vitalità - che ne risveglia il gusto dell'esperienza: un'avventura di breve durata, prima del ritorno all'ozio forzato, un ultimo, disperato tentativo di riassaporare l'antico amore per la vita. |
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