Raccolta di commedie scritte nel secolo XVIII.Società tipog. de' classici italiani, 1827 - Italian drama |
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abbia alcuno amico amore andate anzi avete basta bella bene bisogna buona camera capo caro casa Cavaliere cerca certo ch'io chè chiama Cielo colla conoscere conte Contessa credo cuore dato dice dire dite don Pilone donna Ecco Egidia fare fate figlia giorno gran grazia guarda l'ho lascio Legge lettera letto madama male manca manda mano marchese medesimo mente mette mezzo moglie momento mondo monsù nulla occhi padre padrona pare parlare parola passare pensate perdono persona piace Pilogio poco porta posso potete povera prende presto pure ragione resto sarà sarebbe SCENA scrivere sento sera serva siete signor sposo stare torna tratto troppo trovo uomo vado vedere venga venuto vero verso viene voglio volete volte vuol
Popular passages
Page 16 - Madama Pernella, non si possono tenere le male lingue che non ciarlino. Troppo sarebbe se volessimo regolare tutte le nostre azioni ancora secondo la critica più indiscreta de' malevoli. Tutta la prudenza più cauta e più sagace non sa coprirsi abbastanza dagli strali della maledicenza e dell'invidia. Signora sorella, lasciate abbaiar chi vuole centra le nostre operazioni ; basta che non sentiamo contro di noi medesimi i rimorsi del nostro interno.
Page 1 - Mi figuro che ti disfarai di que' libri perversi, ai quali ne sottentreranno degli altri ad istruirti e piacerti, senza che ti avvelenino il cuore e la mente. Sarai discreta in ogni tua inchiesta al marito, il quale non nega di riparare i tuoi passati falli. E del marchese Aurelio in questa casa non se ne parli più.
Page 209 - Il soldato, o signore, è depositario dell'onor vero. Egli solo ci conserva l'idea del buon ordine, della cieca obbedienza, della subordinazione. I nostri letterati, falsi lumi del secolo, disputano sulle leggi; egli si contenta di saperle; quelli entrano con spirito ribelle a esaminarle: questi ne rispetta gli arcani e si limita ad obbedirle.
Page 16 - In somma, quando non possono più spacciare affetti, vogliono spacciare consigli ed esortazioni; e fanno come le pere e le sorbe, che sono buone, ma quando sono mézze (7).
Page 75 - SAP. Anzi voglio mettermela adesso, se mi sta bene. PERN. Vi sarà un poco lunga. Questa è la camicia che si cavò Don Pilone la prima volta che albergò in casa vostra, e l'aveva portata tre anni, senza cavarsela mai mai.
Page 15 - Da un tempo in qua è fatto fastidioso che è una cosa da non dire. Lui sta con la padrona quando tien visite; lui vuoi sapere con chi ha parlato quando torna a casa; lui vuoi sapere chi le ha scritto quando legge qualche lettera; lui non vuoi che baci il canino; e per fine quando se le posa qualche mosca nel viso, vuoi che la signora le dica se è mosca maschia, o mosca femmina. E così, madama Pernella mia cara, questa sua rabbia non è altro che gelosia; gelosia, sì bene. PERN. Sentite le gran...
Page 13 - Cutta scodata,1 non sarebbe se non bene. Voi siete una servicciuola sfacciata, che volete metter la bocchina dove non vi tocca. SAP. Ed io signora nonna . . . PERN. E voi signor nipote siete un capetto sventato, un zucchino senza sale, ed uno sciaguratello : abbiate pazienza, son vostra nonna, ve lo posso dire. A vostro padre glie l'ho predicato, che voi pigliate tutta tutta (piacesse a Dio ch'io fossi bugiarda) tutta la strada delle forche! MAR. E Mariana? PERN. Mariana non monda nespole2 veh, siete...
Page 74 - ... che non sian cose da studiare. SAP. Ha acconsentito ancor esso che io me n'esca di casa. PERN. Com'è stato d'accordo esso, vattene figliuol mio, che farai bene. SAP. Anzi perché io non sapeva staccarmi da mio padre, egli m'ha fatto uscire di casa per forza. PERN. O vattene dunque, e non indugiare. SAP. Sta pronta la carrozza, e le camerate,* e solo mi resta il ricever da voi la benedizione, con qualcheduno de' vostri abbracciamenti e de
Page 17 - Buone, perché non sono più buone a niente. Oh sentite : era di notte, che se ne tornavano sole sole, e s'erano fasciate al solito fino al mento, come due mummie d'Egitto. Ora nello sboccare ad una cantonata, il vento scoprì il velettuccio della signora Guglielma, che come sapete, è trent'anni che restò vedova e trent'uno era stata a marito. Ora cominciò a dire : signora Andromaca, copritemi il seno, che questa carnaccia non dia qualche tentazione.