Rivista sicula di scienze, letteratura ed arti. Anno 1, vol.1-anno 4, vol.8, Volume 7

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Popular passages

Page 411 - ... esercito, e si azzuffano cristiani e saraceni, così parteggiano o per gli unio per gli altri, applaudiscono ai bei colpi, si dolgono delle disfatte. Il vecchio, impassibile quanto un usuraio, ispirato più di un poeta, ameno sempre e facondo, infiora il racconto di facezie, si scalda, grida, schiuma, e da colpi disperati sulla bigoncia ; e quando l'estro lo trasporta, si alza dalla sedia, imbrandisce un' asta di legno, e figura i duelli dei suoi personaggi.
Page 411 - Così vediamo, e non di rado ai dì nostri, i giovani in teatro animarsi a' gorgheggi di una donna, parteggiare per questa o per quella, dar fiato alle trombe od ai fischi, difendere anche col sangue la precisione di un trillo, urlare, romper le panche, minacciare e spesso venire alle mani. Collo stesso fervore i nostri personaggi prendon parte al racconto, inarcano le ciglia, battono le mani, e come viene in campo questo o...
Page 388 - Scrivi scrivi e riscrivi, que" geni moriranno dodici volte l'anno, e son lì sempre vivi. O voi, genti piovute di là dai vivi, dite, con che faccia venite tra i morti per salute? Sentite, o prima o poi quest'aria vi fa male; quest'aria anco per voi è un'aria sepolcrale. 72 O frati soprastanti, o birri inquisitori, posate di censori le forbici ignoranti. Proprio de' morti, o ciuchi, è il ben dell'intelletto: perché volerci eunuchi anco nel cataletto?
Page 411 - Pasquale è il narratore delle storie più piacevoli che si sieno mai udite. Orlando, Rinaldo, Fioravanti, Rizzeri, le donne, i cavalieri, l'arme, gli amori, le cortesie, le audaci imprese ei canta. Altro che Berni, altro che l'Arcivescovo Turpino. Gli esce di bocca un fiume di eloquenza, un diletto, un sapore che incanta e commuove i cuori niente teneri degli uditori. Ora li vedete silenziosi, immobili come a una melodia di Bellini, ora scoppiare in grandi scrosci di risa , in esclamazioni di sdegno...
Page 411 - Quel demonio di maestro Pasquale, se non ha studiato il Walter Scott, ne ha certo l'estro e lo spirito; descrive i luoghi, le truppe, i paladini, dispone le fila del suo racconto meglio che non farebbe il romanziere scozzese. E quando ha eccitato il desiderio di udirne la fine, allora punto e basta. Così commuove e tien sospesi gli uditori, per impegnarli a tornare il giorno dopo con la piccola oblazione di un grano per essere ammessi allo spettacolo. Gran lodatore delle cose nostre a quando a quando...
Page 457 - La troisième singularité de ce lieu est le genre de sépulture que l'on rencontre partout dans ses environs : ce sont des trous creusés profondément dans le roc , chacun assez grand pour contenir un cadavre, en conservant la forme du corps , la place de la tête , des épaules , et même un creux pour les talons ; ces trous sont plus ou moins grands , et on en remarque de très-petits pour les enfans nouveaux-nés.
Page 196 - La raie brillante verte qui a déjà été signalée aux éclipses de 1869 et 1870, et quelques autres plus faibles ; Des raies obscures du spectre solaire ordinaire, notamment celle du sodium (D). Ces raies sont bien plus difficiles à apercevoir. Ces faits prouvent l'existence de matière dans le voisinage du soleil, matière qui se manifeste dans les éclipses totales par des phénomènes d'émission, d'absorption et de polarisation. Mais la discussion des faits nous conduit plus loin encore....
Page 392 - Ce li ripete i giorni del dolore: Un pensier mesto della madre cara. Un desiderio di pace e d'amore, Uno sgomento di lontano esilio, Che mi faceva andare in visibilio.
Page 406 - Ntra mastri muratura e manuali; Spara Don Brascu la so culumbrina, Chi fa bulari l'omini senz'ali. Quantu vali lu portu di Missina Nun va Palermu ehi fa capitali. Don Blasco è il titolo di uno de' forti, e sembra ricordato qui a modello di luoghi formidabili, i cui cannoni son di lungo tiro e molto dannosi al nemico. I primi quattro versi vennero pubblicati già prima d'ora 3, ma furon sei Di BLASI, Skiriadel regno di Sicilia, vol.
Page 395 - Taccian 1' accuse e 1' ombre del passato, Di scambievoli orgogli acerbi frutti : Tutti un duro letargo ha travagliato , Errammo tutti. Oggi in più degna gara a tutti giova Cessar miseri dubbi e detti amari, Al fiero incarco della vita nuova Nuovi del pari. Se al Popolo non rechi impedimento L...

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