24 cervelli: saggi non criticiFacchi, 1919 - 347 pages |
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afferma amore anima Augusto Comte Bergson Berkeley bisogna Buddha Buddismo buon canti Carlo Linati cattolici cerca certo ch'è ch'egli chè chiama Cloyne codesta colla concetti concezione conoscere corpo Cosima Wagner credere criminali criminologia Cristo critica Croce d'Iddio Dante delinquenti dice dire divina dolore Dostojevski dottrina Enrico Ferri esiste Eucken fare Farinelli Ferri filosofia forza gioia Giovanni Vailati Hegel hegeliani idee individualista insomma invece Kant l'amore l'anima l'Ardigò l'indistinto l'uomo legge Leonardo libri Locke logica male matematica mente metafisica metodo mondo monista morale morte Nietzsche nulla nuova parlare parole pensare pensiero Platone poesia poeta positivista positivo possono pratico profonda psichici psicologia ragione rappresenta realtà Regàlia Roberto Ardigò sapere Schiller scienza scritto scrivere semplice senso sente Siris soltanto sopratutto Spencer spirito spirituale storia studio teorie Tolstoi troppo trova umana universale uomini uomo Vailati vedere verità vero Vico voglia vuol Walt Whitman zione
Popular passages
Page 184 - Ella è venuta a' tempi di una sapienza che assidera tutto il generoso della miglior poesia, la quale non sa spiegarsi che per trasporti, fa sua regola il giudizio de...
Page 174 - ... dico che l'intelletto umano ne intende alcune così perfettamente, e ne ha così assoluta certezza, quanto se n'abbia l'istessa natura; e tali sono le scienze matematiche pure, cioè la geometria e l'aritmetica, delle quali l'intelletto divino ne sa bene infinite proposizioni di più, perché le sa tutte, ma di quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella certezza obiettiva, poiché arriva a comprenderne la necessità, sopra la quale non par che possa...
Page 129 - Croce quando fa una usta di opposti (10) è costretto a citare il bene e il male, il vero e il falso, il bello e il brutto, i quali non son davvero concetti universali perché non tutte le cose son belle, né tutte le affermazioni son false, né tutte le azioni son buone. I filosofi, dunque, anche quando hanno avuta la fortuna di leggere Hegel, adoprano parole prive di senso oppure concetti generali come i poveri empirici. Ma il concetto...
Page 174 - Le definizioni della fisica differiscono in questo da quelle della matematica, perché quelle sono obbligate di adattarsi ed aggiustarsi col loro definito; ma queste, cioè le matematiche, sono libere, e possono formarsi a beneplacito del geometra definitore. La ragione è assai chiara; perché le cose definite nella fisica non nascono insieme colla definizione, ma hanno di già la sussistenza da sé stesse, e si trovano anteriormente nella natura.
Page 133 - ... l'irreale ha la sua realtà, ma è la realtà dell'irrealtà; la realtà del non essere nella triade dialettica, del niente che non è reale, ma lo stimolo del reale...
Page 329 - ... di un respiro e di un corpo. Quando la falsa notizia della morte comparve a grandi lettere nere sulle mura di tutte le città del mondo mi dolse il cuore quasi come per la morte di mio padre. Si avverta: io non sono tolstoiano e tra i russi sento più vicino al mio spirito il creatore dell'Idiota che quello di Guerra e Pace. Eppure questo gran vecchio bianco e barbato, che dal mezzo della Santa Russia si leva ogni tanto a parlare a mo...
Page 325 - Bisogna ridiventare un po' barbari — magari un po' beceri — se vogliamo ritrovare la Poesia. Se Walt Whitman non c'insegna per lo meno questo, è inutile che sia stato tradotto e che tanti ne parlino.
Page 34 - Egli è, per dirvi interamente il suo segreto, un asceta pagano - un mistico purificato, che ha preso, per salire al sommo dell'estasi intellettuale, le due grandi vie dell'arte e della conoscenza. I suoi quadri non erano che ricordi di belle visioni che voleva fissar coi colori per salire ancora più in alto - tutte le sue osservazioni e le sue speculazioni non erano che tentativi per entrare ne...
Page 34 - Dionigi o di Ugo da S. Vittore, per ascendere a quello stato divino in cui ogni ombra viene illuminata e ogni piccolezza bandita. Stato supremo che soltanto pochi santi, pochi artisti e pochi filosofi hanno potuto raggiungere attraverso gli sforzi tenaci della sublimazione interna. Come tutti i grandi anche il mio Leonardo tende a fare della sua vita...