Fino a Dogali |
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abissini allora artista avrebbe battaglia bisogno Callimaco cattolici cattolicismo Cavour Chiesa civiltà clero colla commedia congiura conquista coscienza cristianesimo Cristo critica Discorsi diventa Dogali dolore Don Giovanni duca Valentino erano eroismi feudalità filosofia Firenze forma Frà Timoteo Garibaldi giorno Giovanni Verità gloria governo guerra Guicciardini ideale idee immenso ingegno interpetrazione invece Italia italiana l'Africa l'Europa l'Italia libertà libro Macchiavelli maggiore Mandragola Massaua Mazzini medesimo Medici mente Modigliana monarchia mondo morale morire morte muta Napoleone nazionale nazione nemico nessuna Niccolò Piccinino Nicia nullameno nuova ORIANI palchi papa passato passione Pellegrino Matteucci pensiero piccola poesia politica pontefice popolo poteva prete Principe problema propria protestantesimo Ras Alula religione religioso repubblica repubblica romana ritorno rivoluzionario rivoluzione romana sarebbe scienza scoppiò secolo sembrava sentimento sogno soldati spirito storia storico strada superba teatro tragedia tragica trionfo troppo Ugo Bassi uomini vecchio via Emilia Villari vinto vittoria voll zione
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Page 283 - L'Africa è vinta. La Persia invadendo la Grecia trovò alle Termopili Leonida coi trecento Spartani, li schiacciò, ma fu respinta : il coraggio è di tutti i popoli, ma l'eroismo è solo di quelli che debbono vincere; l'eroismo di De Cristoforis assicura la vittoria all'Italia. Non si muore così, quando non si è che un soldato, e la bandiera, intorno alla quale si è raccolti, non può indietreggiare o essere strappata senza lacerare la coscienza nazionale.
Page 145 - Macchiavelli vi è seguito giorno per giorno, passo per passo. La sua vita vi è esplorata collo scandaglio, commentata colla finezza di un avvocato e qualche volta colla penetrazione di un romanziere: il disegno dei tempi, nei quali passa ed opera, è sicuro. Pare che tutto vi sia detto; un volume descrive l'ambiente nel quale Macchiavelli sta per entrare, due altri quello che vi pensa e fa. E arrestandosi improvvisamente, colpito da una idea più concisa per esprimere il tumulto di tutte le altre...
Page 280 - Una battaglia era dunque scoppiata, nella quale tutti gli Italiani erano periti. Un nugolo di Abissini, impetuoso come il vento dei loro deserti, aveva sorvolato le aride montagne del nostro confine militare, travolgendo, rovesciando una delle nostre colonne, spiccata da Monkullo a difesa di Saati, avamposto assalito il giorno prima da Ras Alula. La guidava il tenente colonnello de Cristoforis, e si componeva di tre compagnie distaccate da vari reggimenti: in tutto forse un cinquecento uomini. Non...