Vita di Francesco Filelfo da Tolentino, Volume 1 |
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afferma alcuni Ambrogio Camaldolese Ambrosio Monaco amico Antonio Antonio Petrucci appresso apud atque avea Bologna Cardinali Carlo Aretino casa celebre ch'egli ch'era chè città Codice Trivulziano colla comechè Cosimo Cosmo Medici Costantinopoli costui d'essere Decad dice Duca enim Epist epistole Equiti Aurato Ex Florentia eziandio fazione fece Filelfo pag Filippo Maria Visconti Fiorentini Firenze Florentiæ ex Francesco Barbaro Francesco Filelfo Franciscus Philelphus furono Giovanni Arrigo greca Grisolora Guarino Veronese Hecat id quod inedita del Codice Itaque Lancelot leggesi lelfo Leonardo Aretino Leonardo Giustiniani Leonardo Justiniano lettera inedita lettere libreria libri MCCCCXXXIII medesimo Mehus mihi Milano Nicolò Nicoli niuno orazioni Palla Strozzi parla Perciocchè Petro Thomasio Phil Philelph Plutarco Poggio potea Precettore Professore pubblico pure quæ quam Quare quibus quid quivi Reipublicæ Rinaldo degli Albizzi scritta segnatamente Siena signor stampate sunt tibi traduzione uomo Vale Venezia viri Zancario zecchini zione
Popular passages
Page 115 - Una cosa non dubito da niuno mi fia negata, non essere giammai alcun altro stato nell'italico eloquio da cui oltre l'armonica melodia del suo divino poema più universalmente ognuno utilità prendere possa.
Page 43 - Roma in gastigo d'avere disonestamente e temerariamente parlato del Dominio Veneto, e del Ministro di quella Repubblica ('). E...
Page 125 - Legi quas in latinum ex Plutarcho Thesei Romulique Vitas convcrtisti et semel et iterum, eisque sum quantum ad orationis elegantiam attinet, perbelle delectatus. Fluit enim oratio ac nitet.
Page 114 - Tullio erano da natura tardi ed ingiocondi nel parlare: e qual fu però mai di tanta facondia, di tanto ornato, di tanta eleganza, di tanto eloquio il quale in alcuna minima parte comparare si possa con la soavità copia splendore della loro incredibile e quasi divina eloquenza?
Page 116 - Quella di cui niuna altra é maggiore né più gioconda né più sublime. E che cosa più grata, più fruttifera, più necessaria, più felice esser ci puote che...
Page 120 - Ed avvegnadiochè il leggere di questo divino poeta chiamato da ignorantissimi emuli leggere da calzolai e da fornai, quanta benevolenza et favore m'ha acquistato presso la vostra magnificenza, in tanto odio e persecuzioni ha me indotto presso de...
Page 134 - tiam carcere fuerit liberatus, nunquam, ut est animo ad vindictam prono, illatam obliviscetur iniuriam. Quid igitur faciundum censeo? Equidem haud scio. Video lupum teneri auribus. Consulat immortalis deus in medium. Tu autem si sapias, neutram in partem propensiorem te praestabis. Quod ne sine reprehensione sis facturus ad Petraiam tuam concede, tantisper mansurus, donec aliorum itulticia res decernatur. Vale Fiorenti» ex aedibua nostri
Page 119 - Chi è cagione di tanti suspecti ? Chi è principio « di tante ingiurie? Chi è autore di tanti oltraggi? Chi è « costui, chi è? Nominerò io tal mostro? Manifesterò io « tal Cerbero? Dirollo io? Io certo il debbo dire, io il « dico, io il dirò, se la vita n'andasse. Egli è il male« dico ed il prodigioso, il detestabile ed abominevole....
Page 114 - Socrate di cui poco avanti si parlava, da uno in fìsonomia peritissimo fu di natura viziosissima giudicato. E costui nientedimeno da tutti non meno per la continenza integrità e santimonia della onestissima vita, che perla sua maravigliosa e varia disciplina padre e principe de' Filosofi fino al presente dì si tiene ed afferma.
Page 116 - ... mortali, quanto per conseguire quel sommo ultimo e felice stato. Quanto maggiormente noi cristiani ci dobbiamo sforzare non solo civilmente, ma eziandio per solida e non simulata contemplazione volere cognoscere ed intendere quali sieno que...