Badia Polesine A destra Stazione Fitotecnica dell'Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura e podere sperimentale ; a sinistra Stabilimento di selezione sementi della Società Polesana ed azienda per la prima moltiplicazione dei grani in purezza,

PROGRAMMA DI ESTENSIONE DELLE IRRIGAZIONI NEL

CONSORZIO AGRO VERONESE

Progetto di aumento di derivazione d'acqua a scopo irriguo.

Il programma irriguo predisposto da questo Consorzio segue le di rettive impartite recentemente dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste per l'attuazione di lavori straordinari intesi a lenire la disoccupaz.one ed a consentire uno sviluppo maggiore dell'agricoltura nella nostra Provincia.

Tale programma si riferisce ad un progetto datato 6 marzo 1943 che prevede l'aumento di derivazione d'acqua da me. 21 attuali a mc. 24 alla Presa di Sciorne e da mc. 6 attuali a me. 10 alla derivazione dal canale Camuzzoni.

La portata derivata dal Consorzio verrà perciò ad aumentare da mc. 27 a mc. 34 al sec.

In relazione a ciò la competenza per ettaro aumenterà da litri 1 a litri 1.40 su terreni insufficientemente irrigati del comprensorio per

verrà inoltre assegnata una competenza di litri 0.80 per Ha. nei terreni asciutti per

Superficie totale agraria del Consorzio:

Tale progetto comprende le seguenti opere:

Disposizione
›re Camuzzoni (2o stralcio):

Ha. 23.947

Ha. 2.415

Ha 26.362

Costruzione di Km. 34.035 di nuovi canali occorenti per l'irrigazione di Ha. 1834 di terreni asciutti nelle zone di Oppeano, Buttapietra, Vigasio e Povegliano.

Presa di Sciorne (3o stralcio):

a) Costruzione di Km. 5.734 di nuovi canali occorrenti per l'irrigazione di Ha. 581 di terreni asciutti nelle zone di Mozzecane e Nogarole Rocca.

b) Rivestimento di parte del Canale Principale.

c) Sistemazione di parte del Raccoglitore principale. La spesa relativa si qualifica come segue: Derivazione Camuzzoni (2o stralcio)

Presa di Sciorne (3o stralcio)

L. 30.380.454.

L. 32.665.410.

Con detta spesa è prevista la distribuzione di me. 7 al secondo così suddivisi:

Dalla derivazione Camuzzoni: mc. 4 al sec. dei quali mc. 2 per l'irrigazione dei terreni asciutti e e mc. 2 per aumento di competenza nei terreni insufficientemente irrigati.

Dalia Presa di Sciorne: mc. 3 al sec. dei quali mc. 0.500 per l'ir. rigazione dei terreni asciutti e mc. 2,500 per aumento di competenza sui terreni insufficientemente irrigati.

L'istruttoria del progetto venne espletata con esito favorevole da parte del Ministero dell'Agricolura ed i lavori relativi vennero nel pas sato iniziati da questo Consorzio dietro autorizzazione dell'Ispettorato Agrario ma vennero poi sospesi nell'agosto del 1943 per contingenze di guerra e per il mancato finanziamento da parte del Ministero.

L'attuazione dei lavori previsti nel progetto si ritiene possa avvenire nel periodo di due anni e la loro ripartizione tiene per base il concetto di eseguire nel primo anno la maggior parte delle opere di canalizzazione in terra rimandando all'anno successivo. l'esecuzione delle opere di muratura. Ciò sia per lasciar riposare i rilevati in terra appena costruiti, come pure per usare in un primo tempo una minor quantità di cemento e ferro.

Il cemento occorrente per l'esecuzione delle suddette opere è di complessivi quintali 10.000 da ripartirsi nel seguente modo:

Con l'attuazione dei lavori del progetto si verrebbe ad impiegare una massa di operai come segue:

anno 1946: operai n. 360 per complessive 60.000 giornate lavorative anno 1947: operai n. 220 per complessive 40.000 giornate lavorative. 2) Benefici agrari derivanti dall'atuazione del progetto.

I benefici agrari che se ne ritraranno, a progetto ultimato, vengono illustrati dal a tabella allegata che riporta alcuni dati sull'incremento della produzione agricola in conseguenza dell'irrigazione.

E' da tener presente che la distribuzione delle colture nei terreni dell'Agro Veronese che interessano in tutto od in parte 15 comuni amministrativi ove sono uniformi la natura e la struttura del suolo e sottosuolo, nonchè gli ordinamenti produttivi e le combinazioni colturali, risulta come segue:

il 40% circa della superficie produttiva, al netto degli spazi sotto le alberature, viene destinata ai cereali vernini (frumento, avena) ed il resto viene destinato in parti uguali fra le sarchiate (grano turco) e prati artificiali.

Oltre agli incrementi predetti è da prevedere un graduale aumento rella coltura del frumento il quale non si avvantaggerà tanto del beneficio diretto dell'irrigazione quanto dei maggiori residui di fertilità lasciati dai prali di leguminose che assumeranno particolare sviluppo e consistenza in tutti i terreni del comprensorio.

Se l'irrigazione ha avuto un grande valore in tutte le terre in genere, ne acquista in quelle dell'Agro Veronese uno che ha del miracoloso ove si pensi che quella che un tempo era chiamata la « magna landa », estensione enorme di ghiaie ove solo magre colture potevano prendere vita, è divenuta, in virtù dell'irrigazione, una plaga tra le più ridenți d'Italia.

Abbiamo oggi nell'Agro Veronese un patrimonio frutticcio assai ingente dovuto esclusivamente alla disponibilità di acque. Per quento riguarda l'incremento della produzione esso continua, più lento ora avendo raggiunto un alto grado di intensificazione, mentre si và sempre più estendendo, nelle aree comprese tra i filari di frutta, la coltura degli ortaggi che, a cominciare dalle fragole (tradizionale prodotto orticolo dell'Agro Veronese) per continuare con spinacci, zucchetti, pomodori, piselli ecc., dànno un altro reddtto a terre che prima erano quasi incolte.

La produzione media annua ortofrutticola nel comprensorio del Consorzio Agro Veronese, che verrà sicuramente aumentata dopo l'attuazione del progetto, è stata negli anni 1939-1944 la seguente: quintali 280.000

Pesche.
Mele:

Pere:

Fagioli e piselli:

Insalata:

Fragole:

Ortaggi vari (pomodori, spinacci ecc.):

L'acqua, e quindi l'intensificazione col urale, ha costituito non soltanto un arricchimento nell'economia delle zone dell'Agro Veronese ma