Giuseppe Ferrari i suoi tempi e le sue opere: commemorazione pronunciata nel salone dei Giardini pubblici il giorni 8 luglio 1877

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Tip. editrice italiana, 1877 - 198 pages
 

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Page 161 - ART. 3. Con apposita legge verranno sancite le condizioni atte a garantire, anche con franchigie territoriali, l'indipendenza del Sommo Pontefice e il libero esercizio dell'autorità spirituale della Santa Sede.
Page 21 - ... loro collaboratore, crearsi una spec-ie d'industria intermediaria tra la tipografia e la letteratura e farsi larga la via ad altro avvenire. Presto i suoi intimi l'apprezzano, indovinano che le moltitudini intenderanno la sua voce, che sarà tribuno, riformatore, e gli amici lo ammirano talmente che l'uno di essi, Fallot, gli annunzia che sarà un autore, un filosofo...
Page 19 - ... coi grandi signori e coi signori ministri, e chi vuol accusarlo di essere scandaloso ed incongruo trovasi ipso facto costituito dalle proprie dichiarazioni eclettico e gesuita e, classificato fra i privilegiati, non può trarsi il dardo lanciatogli senza allargare la ferita. Né si tenti di accostarglisi con idee liberali, per illuminare il popolo, come si dice, per migliorare la sorte delle classi inferiori, per fare dell'operaio un borghese col diritto di avere un letto all'ospitale o una farmacia...
Page 20 - Le leggende fanno scendere gli uomini grandi dal cielo e largiscono loro i numerosi antenati, i presentimenti fatidici della madre, il sogno prenunzio della nascita, l'aureola che li circonda fino dalla culla. Proudhon nasce a Besancon nel 1809 da una famiglia assolutamente rurale ed anche perseguitata; una malefica irradiazione di antipatia e d'inopia isolava da secoli i suoi ascendenti; suo padre faceva il bottaio, sua madre era una perfetta paesana, e la sua miseria era tale che mandava il fanciullo...
Page 19 - ... forza, nessuno guarda a' suoi abiti, s'intende la sua voce quadrata ed egli parla competentemente di scienza, penetra colla più perfetta intelligenza in ogni mistero letterario e rimane colla più profonda ostilità per le convenienze accademiche, le ricche cornici, le bellezze d'uso, i giri oratorii, i preamboli, le smorfie, le cerimonie che servono di garanzia alla vecchia società. Sa il latino per burlarsene, la filosofia per assalire la Sorbona, la storia per non essere dell'Istituto, la...
Page 70 - Sono aboliti l'exequatur e placet regio ed ogni altra forma di assenso governativo per la pubblicazione ed esecuzione degli atti delle Autorità ecclesiastiche.
Page 19 - ... un borghese col diritto di avere un letto all'ospitale o una farmacia gratuita; egli è il primo nemico di si lento progresso che lo snatura, lo disanima, ribadisce le sue catene e riconferma la società a lui nemica. Il suo posto o nulla, e voi state al vostro, se potete.
Page 60 - Cristo, l'onnipotente, l'onnisciente, il divino, che si fa uccidere per redimere il suo popolo e che lo punisce di un misfatto impossibile, previsto e voluto da lui. Scuotete dalle fondamenta il papato, e crollerà; scuotetelo alla sommità, e resterà in piedi. La sua base è la Bibbia, l'Evangelio, l'iperbole di un Dio che scende su la terra, che si fa punire per i peccati ch'egli non ha commessi e de' quali noi siamo tutti innocenti.
Page 85 - Gli abbiamo assicurato il lavoro, l'istruzione? Sa scrivere? Sa leggere? Chi lo ha lasciato sui trivii? Chi lo ha lasciato nell'ozio imprevidente della miseria? Chi lo ha esposto al delitto? Chi gli ha dato l'esempio di piaceri, di delizie insolenti che potevano godersi senza lavoro, senza titolo, senza giustizia? Sì, siamo...

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