PetrarcaG. Barbèra, 1900 - 216 pages |
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abitudini adunque afferma allora amici ammirare amore apostolico appunto Arquà asceta assai averroisti Avignone Azzo da Correggio Boccaccio Bussolari Cabassoles cagioni canonicato Canzoniere CAPITOLO cardinale Colonna Carlo IV Cavaillon celebre cercava certo ch'egli Cicerone circostanze città classici Colonnesi concetto confessa culto Dante desiderio dimora donna dovette ebbe entusiasmo erano famigliari fece figliuolo filosofia fisima FRACASSETTI Francesco Francesco da Carrara Giacomo Colonna giorno Giovanni Giovanni Barrili giovine Ibidem imperatore intellettuale Italia l'amore lasciò latino Laura lettera lettere libri Lombez luogo mandato medesimo medio evo mente misticismo monte Ventoso morale morte niun nocte NOLHAC nuovo ostentazione pace Padova Papa Parma pensiero Petrarca poco poesia poeta poetica politica posteri poté presso proprio prox Quivi Rienzo rime Sade sapere scrivere Senili sentimento Socrate solitaria solitudine spirito studi torna trarca trova uomo Valchiusa vanità vedere Venezia venne vescovo viaggio VIII Virgilio Visconti volle zione
Popular passages
Page 146 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de...
Page 123 - Gentil mia donna, io veggio Nel mover de' vostri occhi un dolce lume , Che mi mostra la via, che al ciel conduce. Quest' è la vista eh' a ben far m' induce , £ che mi scorge al glorioso fine.
Page 110 - Gli amori estravaganti e molteplici di Francesco Petrarca e l'Amore unico per madonna Laura de Sade, Milano, Hoepli, 1900.
Page 199 - l giorno 7 ch' al sol si scoloraro Per la pietà del suo Fattore i rai : Quand' i' fui preso , e non me ne guardai , Che i be...
Page 213 - Che copre l'uno e l'altro mio parente ? Per Dio, questo la mente Talor vi mova ; e con pietà guardate Le lagrime del popol doloroso Che sol da voi riposo Dopo Dio spera ; e pur che voi mostriate Segno alcun di pietate, Virtù contra furore Prenderà l'arme, e fia '1 combatter corto : Che l'antico valore Negl' Italici cor non è ancor morto.
Page 166 - ... nferme, gridan: O signor nostro, aita, aita; e la povera gente sbigottita ti scopre le sue piaghe a mille a mille...
Page 196 - Quando si procura un'agiatezza, un piccolo piacere, sia pur l' innocente soddisfazione di una comoda casetta o di un modesto giardinetto, un'ombra lugubre gli attraversa la mente ; è il pensiero della brevità e inanità delle cose umane. Quando si trova a deliziarsi dei più magnifici spettacoli della natura, gli sorge nell'animo una dolorosa tetraggine...
Page 94 - ¡Ilustre per le sue proprie virtü e lungamente celebrata nelle mié rime, apparve la prima volta agli occhi miei nel primo tempo della mia giovinezza nell'anno 1327 la mattina del 6 Aprile, nella Chiesa di Santa Clara in Avignone, e nella cittá stessa, nello stesso mese, nello stesso giorno, nella stessa ora, nía nell' anno 1348, fu quella luce a questa luce rápita, trovandomi io a Verona ignaro del mió destino.
Page 147 - Cosicché quando il Petrarca, con geniale penetrazione, fece trapelare ai contemporanei suoi questa parte sconosciuta, questa vita interiore, questa eterna humanitas della letteratura antica, e con prove, per quel tempo felicissime, ne fece in qualche modo rivivere le forme e lo spirito, una meraviglia sconfinata salutò la rivelazione e tutti anelarono dissetarsi alla poderosa corrente di cui egli aveva dischiuse le fonti e mostrati i miracoli. Per ciò egli è detto il padre dell'umanesimo. Ora...
Page 179 - L'antiche mura ch'ancor teme et ama / e trema '1 mondo, quando si rimembra / del tempo andato e 'ndietro si rivolve, / ei sassi dove fur chiuse le membra / di ta' che non saranno senza fama, / se l'universo pria non si dissolve, / e tutto quel ch'una mina involve, / per te spera saldar ogni suo vizio. / O grandi Scipioni, o fedel Bruto, / quanto v'aggrada, s'egli è ancor venuto / romor là giù del ben locato officio! / Come ere' che Fabritio / si faccia lieto, udendo la novella!